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L'aria che tira, Renato Mannheimer e il sondaggio-chiave: "Centrodestra avanti, ma...", chi deciderà le prossime politiche

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"Il centrodestra è avanti. Ma quale centrodestra?". Renato Mannheimer, ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira su La7, analizza i sondaggi dopo aver azzeccato, in tempi non sospetti, il cappotto del 5-0 alle comunali a favore del centrosinistra. 

 

 

 

 

Dopo il ballottaggio, sembra essere tornata una grande voglia di centro. Ma le amministrative non sono le politiche, ammonisce il sondaggista. "In questo momento l'Italia è polarizzata, si fa fatica a creare un'area di centro. Carlo Calenda a Roma ha fatto un lavoro immenso, andando in giro per tutta la città, ma è difficile replicarlo a livello nazionale, è molto difficile". Chi vede nel leader di Azione magari non un "federatore", ma comunque un tassello fondamentale per il nuovo polo dei moderati, però, probabilmente ha ragione.

 

 

 

 

 

 

La Merlino prova a sommare i risultati dell'ultimo sondaggio Swg. Il centrosinistra, con Pd (19,2%), M5s (16,4%), Articolo 1 (2,9%), Sinistra italiana (2,2%) e Verdi (1,8%), è al 40,4 per cento. Il centrodestra, con Fratelli d'Italia (21,1%), Lega (19,4%), Forza Italia (7%) e Coraggio Italia (0,8%) è al 48,3 per cento. E poi, appunto, c'è il centro: Azione al 3,9%, Italia Viva al 2,1%, +Europa all'1,6 per cento. Un 7,6% che fa gola a molti e che potrebbe, per dirla alla Alessandro Borghese, confermare o ribaltare la situazione.

 

 

 

 

"Se sommiamo sinistra e centro, i due poli sono alla pari", nota la Merlino. Ma Mannheimer è perplesso: "Non è detto che tutto il centro si allei con la sinistra, il centrodestra è avanti. Però abbiamo due poli claudicanti e fragili, il centro è il bastone". Il problema, conclude il sondaggista, è che i leader di questo centro al momento litigano tra di loro.


 

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