Matteo Salvini inchioda la Lamorgese: "Basta scaricare responsabilità. Se fossi ancora io il ministro..."
Matteo Salvini è intervenuto al Senato per rispondere a Luciana Lamorgese soprattutto sulla gestione delle violenze squadriste e fasciste verificatesi a Roma in occasione di una manifestazione no Green Pass, degenerata con l’assalto alla sede principale della Cgil. “Nessun accenno di critica nel suo discorso - ha esordito il segretario della Lega - ma come in altre occasioni solo uno scarico di responsabilità su chi sta sotto di lei”.
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Prima ancora di entrare nel merito della questione romana, Salvini ha voluto fare una precisazione: “Dieci giorni fa Morra, presidente della commissione antimafia, ha detto testualmente che in Italia spesso la criminalità organizzata va cercata nelle prefetture. Io da ministro dell’Interno gli avrei chiesto i nomi o le dimissioni, invece sono passati dieci giorni… Lei ha fatto il prefetto, guida e nomina i prefetti e lascia che qualcuno che ricopre un incarico così importante affermi certe cose in pubblico? Non è normale e non è neanche colpa dei fascisti”.
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Poi Salvini ha parlato di quella che ha definito la debacle romana: “Se fossi stato ancora io il ministro, gli amici della sinistra cosa avrebbero detto se avessi permesso che dei fascisti che non potevano essere in piazza annunciassero l’assedio alla Cgil e poi avessi ordinato ai poliziotti di non intervenire, permettendo l’assalto un’ora e mezza dopo. Quanto accaduto non è colpa dei questori, della digos o dei prefetti, qualcuno ai massimi livelli non ha fatto bene il suo lavoro. Ministro, si prenda le sue responsabilità: se non ha capito quanto stava succedendo è grave, se lo ha capito e lo ha permesso è ancora più grave”.