Roberto Gualtieri sindaco? A sinistra si scannano per il suo seggio: il "sogno" non solo di Giuseppe Conte
Diventato il nuovo sindaco di Roma Roberto Gualtieri è costretto a lasciare il suo seggio alla Camera. L'ex ministro, infatti, che ha vinto al ballottaggio contro il candidato del centrodestra 60 a 40, dovrà trasferirsi in Campidoglio e cominciare ad affrontare tutte le questioni urgenti della Capitale, dall'emergenza rifiuti, ai cinghiali, alle strade.
Gualtieri, dunque, libererà la sua poltrona a Montecitorio, quella del collegio Lazio I, il Centro della Capitale che è una sorta di roccaforte per il centrosinistra. Gualtieri aveva conquistato quel seggio da ministro in carica vincendo contro Maurizio Leo nel 2020 con il 62,2 per cento dei consensi. Adesso, riporta il Giornale, è partito il totonomi e "tra le ipotesi di cui si continua a parlare c'è quella della candidatura di Giuseppe Conte, ripetutamente smentita dall'interessato".
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Il partito di Matteo Renzi, Italia viva, aveva invece proposto il nome dell'ex sindacalista Marco Bentivogli. Ma attenzione, perché ora, forte del risultato raggiunto alle elezioni amministrative, il Pd è convinto che la "golden share" spetti ai dem, anche se subito dopo la vittoria ai ballottaggi Enrico Letta ha cercato di rassicurare gli alleati.
Insomma, l'alleanza rosso-gialla deve affrontare il primo test. Come sempre, una interpretazione originale del voto romano, la dà Vittorio Sgarbi: "Le elezioni a Roma? Sono andate benissimo! Perché chi ha vinto farà come la Raggi un fallimento totale e quindi il centrodestra vincerà le Politiche".
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