Carlo Calenda come Meloni: "Lamorgese, devi rispondere". Anche lui è un 'fascista'?
Luciana Lamorgese dovrebbe dimettersi dopo le violenze fasciste e squadriste avvenute sabato scorso a Roma? Secondo Giorgia Meloni non c’è alcun dubbio che debba farlo, ma Carlo Calenda ha palesato una posizione più “attendista” rispondendo a domanda diretta di Tiziana Panella. “Io non sono per le cose estreme - ha dichiarato il leader di Azione a Tagadà - la ministra prima deve rispondere di quanto è successo, poi vedremo”.
Inoltre la padrona di casa ha mostrato il documento che attesta la concessione del corteo verso la Cgil da parte delle forze dell’ordine. Documento che secondo la Meloni dimostra che si sia trattato di una “violenza agevolata”. Definizione respinta con forza da Calenda: “L’atto è gravissimo sulla gestione della manifestazione, ma non si deve arrivare a dire che è stata una violenza agevolata. Semmai si può parlare di errore clamoroso, di cui si deve tenere conto, ma non c’è bisogno di alzare ulteriormente i toni. Se la Meloni avesse detto che c’è stato un errore grave, allora le avrei dato ragione”.
Per quanto riguarda invece la manifestazione di sabato, organizzata in solidarietà alla Cgil e aperta a tutte le forze politiche, Calenda ha spiegato perché ha deciso di ripensarci sulla sua adesione: “Io sono subito andato alla Cgil, un’istituzione democratica da preservare. Però da manifestazione aperta contro la violenza fascista, poi mi ritrovo una piattaforma politica, sociale ed economica associata ad essa. Così non si fa una grande manifestazione democratica”.