Romano Prodi vede "fascismo" ovunque: "Anche nei simboli". Sfregio alla Meloni: "Perché non può governare"
Se Matteo Salvini e Giorgia Meloni dovessero arrivare a Palazzo Chigi, sarebbe un “problema gravissimo”. Parole di Romano Prodi che, con la sponda di Massimo Giannini, ha tratteggiato i leader del centrodestra quasi come due mostri. In particolare la Meloni, che secondo l’ex premier è ostile a Bruxelles sia per la difficoltà nel prendere le distanze dal fascismo, sia per l’appoggio offerto alla Polonia.
“Anche formalmente ci sono riferimenti al fascismo, nei simboli, quindi il problema esiste”, ha dichiarato Prodi nell’intervista rilasciata alla Stampa, tirando in ballo anche la Lega e non solo Fratelli d’Italia. “Poi va detto che la nostra destra - ha aggiunto - a Bruxelles è alleata con le forze antieuropee. Seguo con interesse, però, la dialettica nata all’interno della Lega e spero possa dare i suoi frutti in futuro. Ricordo che anche Forza Italia nacque molto scettica sull’Europa e poi ha fatto una sua evoluzione”.
Fatto sta che, secondo Prodi, un eventuale governo guidato da Salvini e Meloni sarebbe percepito come un problema da Bruxelles: “Certo, e gravissimo. Del resto, chiunque appoggi le mosse della Polonia, come ha fatto Meloni, è contro l’Europa”. Cambiando argomento, Prodi ha parlato anche della corsa per il Quirinale, dalla quale si sente del tutto fuori: “Ci andrà Mario Draghi? Si trova di fronte a una scelta: un anno di potere diretto oppure sette anni di autorità. Ma, a prescindere da quello che deciderà Draghi, non credo che la legislatura si interromperà”. Una certezza o una speranza, quella di Prodi, il quale, forse, in cuor suo, spera ancora nell'ascesa al Colle più alto?