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Luciana Lamorgese non risponde a Giorgia Meloni: "Perché li avete lasciati fare?", un silenzio sospetto

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Che imbarazzo, per Luciana Lamorgese. Siamo al Question time alla Camera, l'interrogazione chiesta da Fratelli d'Italia dopo gli scontri dello scorso sabato nel corso dei cortei no-Green Pass, scontri per i quali il partito di Giorgia Meloni è stato oltre modo tirato in ballo. Come se a sfasciare la sede della Cgil fossero i militanti di FdI, e non frange di estremisti, Forza Nuova compresa. Una polemica pelosa, vergognosa, contro la Meloni e i suoi, accusati di non aver mai rinnegato il fascismo e, dunque, di avere qualcosa a che spartire con quanto accaduto a Roma.

E dunque, ovviamente, Meloni picchia durissimo in aula. Parla della "vergogna della devastazione". Punta il dito per il fatto che tutto ciò sarebbe stato permesso, avallato, consentito. La leader FdI infatti chiede, vuole sapere se Lamorgese da par suo sapeva che in piazza c’erano esponenti di Forza Nuova cui era stata “interdetta la partecipazione a qualsiasi manifestazione” perché pericolosi per l’ordine pubblico. E ancora, la leader FdI ricorda come l'intenzione di assediare la sede Cgil era stata addirittura annunciata dal palco di Piazza del Popolo. E ancora: sapeva che tra i no-pass ci sarebbero stati militanti neofascisti di Forza Nuova? C'erano agenti infiltrati? Una serie di quesiti riassumibili in unica domanda finale: se tutto ciò era noto, come mai il ministro "non ha agito di conseguenza difendendo il sindacato e chi voleva manifestare pacificamente”?

Bene. Domande precise, circostanziale. A cui però l'inquilina del Viminale non ha risposto, limitandosi a dire che l'immediato arresto di Giuliano Castellino era una possibilità "non percorribile" poiché nel bel mezzo "dell'eccitazione" di quegli istanti "avrebbe potuto "provocare  reazioni violente da parte dell’interessato e dei suoi sodali, con degenerazione dell’ordine pubblico". E ancora, Lamorgese ha aggiunto: "Il Castellino è stato oggetto nel tempo di diverse segnalazioni all’autorità giudiziaria per violazioni delle prescrizioni del regime di sorveglianza speciale". Insomma, conferma che sapevano benissimo chi fosse. Ma su tutte le altre domande poste dalla Meloni un imbarazzante, e assordante, silenzio. Tutto rimandato al prossimo 19 ottobre, quando Lamorgese ha detto che spiegherà approfonditamente quanto accaduto. Dieci giorni dopo i fatti. Perché? Quali dubbi ci sono? A cosa deve pensare in tutto questo tempo?

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