No Green Pass, il mistero della catena di comando: "Poco chiara", la gola profonda e il caos nella Polizia
Il Viminale è costretto a fare mea culpa per aver sottostimato la manifestazione no-green pass, a margine della quale sono emerse le frange di estremisti violenti, a partire da quelli di Forza Nuova. E così le forze dell’ordine schierate sono risultate non essere abbastanza per far fronte ai disordini e soprattutto all’assalto della sede della Cgil, avvenuto dopo che era stato preannunciato a microfono aperto e davanti a tutti oltre un’ora prima.
Stando a quanto riporta il Giornale, il ministero guidato da Luciana Lamorgese ha accusato il colpo in maniera pesante e ora sta provando a correre ai ripari con un’azione di prevenzione, affidata alla polizia postale e all’intelligence, che stanno passando al setaccio social e chat varie di no-vax e no-pass in vista della giornata cruciale di venerdì 15 ottobre. In tale occasione entrerà in vigore l’obbligo della certificazione verde per tutti i lavoratori e sono attese ulteriori tensioni: stavolta il Viminale non potrà sbagliare.
"Chi ha da guadagnare dagli scontri in piazza". Carioti e i No Green pass, un pesante sospetto
C’è però la questione del coordinamento delle forze dell’ordine, che - secondo le fonti del Giornale - avvertono una catena di comando poco chiara e si sono sentite un po’ lasciate allo sbando in quel sabato pomeriggio di violenza romana. Ministero, prefettura e questura stanno valutando come coordinare e rimodulare gli agenti in vista delle prossime giornate roventi previste nella capitale.