Giuseppe Conte "commissariato", bomba di Dagospia sul M5s: "Grazie, Beppe". La nomina molto sospetta
Gira e rigira, il Movimento 5 Stelle torna sempre lì, a Luigi Di Maio. Il ministro degli Esteri in carica è stato eletto presidente del nuovo Comitato di Garanzia del M5s, "incarico che svolgerò con impegno e dedizione", annuncia lo stesso Di Maio, che per prima cosa ringrazia Beppe Grillo, "per la fiducia che ci ha dimostrato. Il Comitato di Garanzia è quindi ora nel pieno delle sue funzioni e supporterà lo sforzo che tutti stiamo facendo per rinnovare il MoVimento con Giuseppe Conte". "La strada è lunga e le sfide sono tante, ma la passione e il coraggio per affrontarle insieme non ci mancano. Uniti si vince", conclude su Facebook l'ex capo politico del Movimento.
Conte e il disastro elettorale M5s: perché in 2 anni hanno dissipato 12 anni di politica
Basta e avanza per gettare luci sinistre sul neo-leaer dei grillini, Conte, che secondo Dagospia da ora è ufficialmente "commissariato". Che proprio un personaggio politicamente e mediaticamente ingombrante come Di Maio sia stato scelto come presidente del comitato di garanzia non sembra garantire sonni tranquilli all'ex premier, già alle prese con la brutta gatta da pelare del ballottaggio romano, con Virginia Raggi sindaca uscente pronta a scatenare una tempesta di voti al secondo turno che potrebbe far saltare i piani dell'avvocato (che si sta spendendo per l'appoggio al candidato Pd Roberto Gualtieri, contro l'uomo del centrodestra Enrico Michetti).
Secondo il Messaggero, la Raggi punta a "restare in minoranza sugli scranni dell'Assemblea capitolina", come capogruppo di un M5s arrivato all'11% proprio grazie al traino della sindaca e puntando forte sulle liste civiche a lei collegate, un bottino del 7% di preferenze. Si tratterebbe dell'anticamera della candidatura alle elezioni politiche di inizio 2023, una battaglia da condurre con ogni arma possibile, soprattutto dentro i 5 Stelle.