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Matteo Salvini sul Green pass obbligatorio: "Risposte da Draghi entro venerdì, l'Italia rischia milioni di disoccupati"

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"Ovviamente sì". Matteo Salvini risponde così alla domanda se il governo debba dare una risposta entro venerdì 15 ottobre a 4 milioni di lavoratori che rischiano di restare senza stipendio con il Green Pass obbligatorio nei luoghi di lavoro. "Allungare la validità dei tamponi è un primo, doveroso passo. Introdurre quelli rapidi un secondo. Con più dell’80% degli Italiani vaccinati - spiega il segretario della Lega ad Affaritaliani.it- non ha senso lasciare senza stipendio e senza lavoro milioni di lavoratori".

 

 



"Due domande infine: in quali altri Paesi Europei il Green Pass è obbligatorio per poter lavorare? La Costituzione non prevede che la Repubblica Italiana sia democratica e fondata sul Lavoro?", spiega Salvini. L'uscita del leader leghista va nella direzione di quello che in questi giorni hanno chiesto le Regioni: riorganizzare il sistema di rilascio dei Green pass dopo l'esecuzione dei tamponi, allungando ulteriormente i tempi di validità (attualmente 48 ore con test rapido e 72 con molecolare) e dare la possibilità alle imprese di organizzarsi anche autonomamente per l'esecuzione dei test, oltre al supporto delle farmacie.

 

 

 

Le Regioni infatti paventano il rischio caos. Mercoledì 13 ottobre il tema intanto potrebbe essere affrontato in Conferenza delle Regioni. "Il governo deve intervenire tempestivamente, per consentire alle imprese di organizzarsi", aveva spiegato Massimiliano Fedriga, presidente leghista del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni. E c'era stata anche la richiesta di Zaia di autorizzare le imprese all'auto-somministrazione dei test nasali rapidi "è sicuramente una proposta utile da valutare". Se si sceglie "di percorrere questa strada, però, bisogna fare presto", aveva chiarito il governatore del Veneto.

 

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