L'aria che tira, Ignazio La Russa: "Perché io il 25 aprile non lo festeggio", si scatena il caos
"Io il 25 aprile non lo festeggio". Esordisce così Ignazio La Russa in collegamento con Myrta Merlino a L'Aria Che Tira. Ma nel salotto di La7 c'è già chi è pronto ad attaccarlo in modo veemente per quanto detto. È Federico Geremicca: "Complimenti", lo attacca subito la firma de La Stampa. Ma il senatore di Fratelli d'Italia prosegue: "Quel 25 aprile è lo stesso in cui il papà partigiano della Moratti venne cacciato e la brigata ebraica venne allontanata tra gli insulti. Questa - prosegue nella puntata di lunedì 11 ottobre - non è la festa di tutti, i partigiani rossi non hanno mai gradito i partigiani liberali, repubblicani e cattolici. è stato trasformato". "Non mi trovo", interviene la conduttrice che continua a negare con la testa.
"Se io domani vado al 25 aprile, cosa fanno a me?", chiede La Russa direttamente rivolto alla Merlino: "Venga con me, andiamo insieme e vediamo cosa succede". A quel punto la conduttrice ricorda le parole di Giorgia Meloni: "In FdI non c'è spazio per nostalgici, razzisti e antisemiti", sono state le parole della leader che a detta di La Russa "sono più chiare che mai". "Lei - prosegue il senatore - si è presa anche gli insulti dell'estrema destra".
"Ah povera", si sente di sottofondo Geremicca provocare senza che La Russa se ne accorga: "La sinistra ama una destra che dice le cose che dice la sinistra, non è possibile, noi siamo alternativi - ricorda l'esponente di FdI -. Alla sinistra piace una destra che non esiste. Per la sinistra la Meloni deve dire 'viva il comunismo'". Infine La Russa respinge le accuse contro Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d'Italia autosospesosi dopo l'inchiesta su presunti finanziamenti illeciti e apprezzamenti al fascismo. "Fidanza è un bravo ragazzo che ha commesso un grave errore, ma non c'entra niente con le violenze di piazza".