Matteo Salvini, "qui comando io": dopo il vertice con Mario Draghi, il messaggio al partito
"Il leader della Lega ero e resto io": questo il senso del messaggio recapitato da Matteo Salvini al premier Mario Draghi dopo il vertice che si è tenuto ieri a Palazzo Chigi. Ma non è tutto. Stando a un retroscena de La Stampa, infatti, il messaggio sarebbe rivolto anche a quella parte di partito - che includerebbe anche Giancarlo Giorgetti - che di recente è apparsa sempre più distante dalla linea del segretario. Alla fine Salvini, probabilmente anche per mettere fine alle divisioni interne alla Lega, ha chiesto e ottenuto almeno una riunione a settimana col premier.
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La mossa del leader del Carroccio sarebbe "un modo per evitare mediazioni e malintesi", hanno fatto sapere fonti leghiste che, citate dal quotidiano torinese, celebrano il ritorno "alla centralità del segretario". L'obiettivo di Salvini, insomma, sarebbe quello di avere un contatto periodico e diretto col presidente del Consiglio, così da evitare mediazioni e conseguenze negative sul partito. Secondo questo retroscena, sarebbe stato proprio Giorgetti, "a invitare il leader a intestarsi fino in fondo il peso delle decisioni con Palazzo Chigi".
L'appello di Salvini, quindi, è chiaro: "Basta voci fuori dal coro". Intanto ci sono buone notizie sul fronte dei dossier di governo più cari al segretario. Tra questi quello relativo alle riaperture. Proprio ieri il Cdm ha approvato un nuovo decreto per aumentare la capienza di cinema, teatri e stadi, ma anche per riaprire in sicurezza le discoteche. Un passo in avanti importante, per cui Salvini si è spesso battuto e che adesso non ha esitato a rivendicare.