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Matteo Salvini-Mario Draghi, il faccia a faccia: "Impegni nero su bianco", "Si va avanti". Alta tensione

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L'attesissimo faccia a faccia tra Matteo Salvini e Mario Draghi è iniziato, intorno alle 16.30 di oggi, giovedì 7 ottobre. Un chiarimento necessario dopo le aspre tensioni di questi ultimi giorni, iniziate con la Lega che, martedì, ha disertato il CdM sulla delega fiscale.

In mattinata, Salvini ha chiesto al premier di "mettere per iscritto l'impegno a non aumentare le tasse". Da par suo il premier ha ribadito che il governo mantiene gli impegni presi e "non segue l'agenda elettorale". Insomma, un incontro a cui si è arrivati in un clima esplosivo. Per la precisione, Salvini aveva chiesto al premier di garantire che "non aumenteranno le tasse Irap, Iva, Irpef, conferma flat tax, Imu". Dunque, la stoccata del leader leghista agli altri componenti della maggioranza: "Di lui mi fido, di altri no".

Due ore dopo, l'indiretta risposta del presidente del Consiglio: "In ogni cosa che facciamo rispettiamo gli impegni", ha affermato Draghi durante la conferenza stampa di presentazione del Pnnr. Nessun riferimento diretto, eppure il destinatario del messaggio è da subito apparso chiaro. E ancora, il premier ha aggiunto che "il rispetto degli impegni con l'Unione europea è determinante per l'assegnazione delle risorse".

E Draghi, da par suo, continua a spingere sull'acceleratore: "I tempi per approvare le riforme cominciano a diventare corti, abbiamo un numero rilevante di provvedimenti da approvare fino a fine anno", ha spiegato. E ancora, ha ribadito: "L'azione del governo non si ferma". Ma Salvini, ormai è chiaro, ora vuole che alcune condizioni, decisive, vengano rispettate. O meglio, per dirla con parole sue, messe "nero su bianco".

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