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Mario Draghi contro Salvini sulla riforma fiscale: "Ci spiegherà perché ha disertato". La Lega: "Cambi metodo"

 Mario Draghi

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Scoppia il caso politico in seno al Consiglio dei ministri. È arrivato il via libera alla delega per la riforma fiscale, ma non da parte della Lega, che ha abbandonato la cabina di regia convocata da Mario Draghi e ha poi disertato il Cdm. “Per noi la riforma del catasto in questo modo non va bene”, ha sottolineato Massimo Bitonci, capogruppo leghista in Commissione Bilancio alla Camera. Si narra che il premier non si aspettasse queso strappo, che però non ha impedito all’esecutivo di tirare dritto per la sua strada anche senza il Carroccio.

 

 

“Ce lo spiegherà Salvini nelle prossime ore o nei prossimi giorni”, ha risposto Draghi in conferenza a chi gli chiedeva se conosceva il motivo per cui la Lega ha deciso di non partecipare alla riunione. Di certo c’è che non si aspettava una mossa del genere dato che, a suo dire, il contenuto era già stato concordato prima della cabina di regia. Qualcuno gli ha fatto notare che il partito di Matteo Salvini potrebbe aver reagito di pancia dopo il risultato deludente delle amministrative: “Non credo che il governo esca indebolito dal voto - è stata la replica di Draghi - ma non so nemmeno se lo abbia rinforzato”.

 

 

Insomma, il premier come sempre si tiene lontano dalle beghe politiche e tira dritto. Ma intanto è arrivata la replica di Salvini: “La delega fiscale non è l’oroscopo, non va bene conoscerla mezzora prima del Consiglio dei ministri. Non c’era quanto previsto negli accordi”. In particolare il segretario leghista ritiene di non poter accettare l’aumento della flat max e la revisione dell’Irap in bianco, anche se da parte sua Draghi ha assicurato che “nessuno pagherà di più o di meno, il contribuente medio non si accorgerà di nulla”.

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