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Gianluigi Paragone, l'ombra dei brogli contro Italexit: "Hanno fatto la porc***a per tenerci fuori"

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Secondo Gianluigi Paragone, leader di Italexit candidato sindaco a Milano, dietro il risultato della sua lista ci potrebbe essere una manina che ha voluto escluderlo dal Consiglio comunale: "Se è vero che ci siamo fermati al 2,99% – ha detto – è chiaro che hanno fatto la porcata per tenerci fuori". Il Movimento 5 Stelle a Milano viene superato anche dal movimento di Gianluigi Paragone Italexit che però rimangono entrambi fuori dal consiglio comunale fermandosi al 2,99%, a un soffio dalla soglia di sbarramento del 3%.

 

 

Giuseppe Sala è stato confermato al primo turno con 277.478 preferenze (50 mila in più rispetto al primo turno del 2016), pari al 57,73% dei votanti. Lo sfidante del centrodestra Luca Bernardo ha ottenuto 153.637 voti pari al 3,97%. Gianluca Paragone con 14.366 voti, ha superato la candidata del M5s, Layla Pavone con 12.953 voti.

 

A Paragone non sembra vero di aver mancato il seggio di palazzo Marino: "Siamo sempre stati sopra il 3% e solo all’ultimo siamo scesi al 2,99. Ora vediamo cosa esce. Il 2,99 fa sorridere per quanto è sporca". L’ex senatore grillino non esclude anche di far ricorso per riconteggiare i suoi voti. "  Roma alle supplettive al 4,1%. A Milano abbiamo superato i 5stelle con Conte che è venuto qui, quindi siamo soddisfatti di questa prima uscita", ha però poi aggiunto. "Sappiamo di esserci, che quei voti ci sono e fra un anno alle regionali Italexit ci sarà. Io mi metto pancia a terra e da domani mi rimetto a girare l’Italia", ha concluso. 

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