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Virginia Raggi, "i cittadini non sono mandrie da far pascolare": attacco pubblico a Giuseppe Conte, tenta la scalata?

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Giuseppe Conte durante lo Speciale Tg1 commenta i risultati delle amministrative e parla di "tempo della semina di un nuovo corso, insediato poco prima che si depositassero le liste, dunque un corso che non ha potuto dispiegare tutte le sue potenzialità. I risultati non possono ovviamente compromettere il nuovo corso". Ma come voti di lista, ricorda il Giornale, "il M5s a Milano passa dal 10,1% del 2016 al 2,9%, a Trieste dal 19,2% al 4%, a Torino dal 54,6% della vittoria di Chiara Appendino all'8,8%, a Roma dall'eclatante 67,7% del trionfo di Virginia Raggi al 11%, a Bologna tonfo con il 3,5% rispetto al 16,5% ottenuto da Max Bugani cinque anni fa. I candidati sindaco sono poco sopra, con Valentina Sganga sotto la Mole al 9,8% e Layla Pavone, ex componente del Cda del Fatto Quotidiano, nel capoluogo lombardo poco sopra il 3%".

 

 

 

Virginia Raggi, invece, ottiene una percentuale dignitosa, al 20% dietro Enrico Michetti del centrodestra e Roberto Gualtieri del centrosinistra. L'ex prima cittadina della Capitale sarà la spina nel fianco del nuovo corso di Conte. Raggi rivendica: "Sono l'unica che sta tenendo testa alle corazzate del centrodestra e del centrosinistra". Ha chiuso a ogni ipotesi di sostegno a Gualtieri. "Al secondo turno non darò indicazioni di voto, i cittadini non sono mandrie da portare al pascolo". Insomma, parole in netta contrapposizione a quelle di Conte. Tanto da far sorgere il sospetto che, ora, punti al palcoscenico nazionale come contraltare dell'avvocato, il quale vuole allearsi con il Pd.

 

 

 

 

"Beppe (Grillo, ndr) l'ha lanciata, lei comincerà ad attaccare Conte perché vuole essere il suo competitor interno", dicono fonti pentastellate al Giornale. Michele Sodano, deputato vicino all'ex prima cittadina, su Twitter apre la sfida nel M5s. "L'abbraccio gioioso con Manfredi a Napoli (dove il movimento conquista un misero 10%), le congratulazioni a Letta per aver vinto il seggio da deputato a Siena, rendono Giuseppe Conte il Caronte del M5s da forza di rinascita nazionale a junior partner del PD. #TheEnd". Il duello, in un M5s allo sbando, è appena cominciato.

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