Luca Morisi, "chi è la talpa. Si dice che...": forti sospetti dal cuore della Lega, una pista sconcertante
Caccia alla talpa del caso Morisi, ma avanti tutta. Matteo Salvini non si ferma e procede su due piani. Da un lato c'è la politica, con le amministrative che diranno molto dello stato di salute della Lega e del centrodestra. Sui social, il Capitano ha archiviato la gestione di Luca Morisi della Bestia ma usa sempre le stesse chiavi di volta, come la sicurezza. Ultima bordata al Viminale per il caso del rave party di Spinaceto, a Roma. con centinaia di identificati. Un fatto di "regolare" sfregio della legge che fa dire al segretario: "Speranza tiene chiuse le discoteche, la Lamorgese multa i poliziotti che esprimono il loro pensiero. E intanto in Italia succede di tutto".
L'altro piano, inevitabilmente intrecciato, è quello del danno d'immagine rimediato con l'indagine di Verona su Morisi per cessione di sostanze stupefacenti. All'ex vicepremier, suggerisce il Giornale, "non vanno giù gli attacchi a Morisi e il voyeurismo mediatico scatenato da qualche manina nascosta che ha fatto uscire notizie che avrebbero dovuto rimanere nel privato".
Il sospetto è che "la talpa" che sta facendo uscire sempre nuovi dettagli da una inchiesta che la stessa Procura aveva subito etichettato come di "scarsa rilevanza penale" (siamo dalle parti dei reati bagatellari) provenga proprio dal Viminale, considerati gli scontri pregressi e durissimi tra la ministra Luciana Lamorgese da una parte e Salvini e Morisi dall'altra. Ma c'è anche ci sussurra che "il corvo" stia proprio in Procura, mentre "da ambienti vicini ai Servizi - assicura Chiara Giannini del Giornale - trapela l'indiscrezione che a spifferare tutto sarebbe stato qualcuno in area magistratura che non vedrebbe di buon occhio i referendum sulla giustizia promossi anche dalla Lega". Un bel ginepraio.