Silvio Berlusconi, primo aut aut a Draghi: "Se lo fate, usciamo dal governo". Una bomba in campagna elettorale
Il primo, esplicito e per certi versi imprevisto aut aut di Silvio Berlusconi a Mario Draghi. Se il governo alzerà le tasse sulla casa, allora Forza Italia sarà pronta a uscire dalla maggioranza. Insomma, non c'è solo Matteo Salvini a far sentire la voce del centrodestra sul Fisco.
"Quand le bàtiment va, tout va. Questo modo di dire francese significa che quando la casa, il mercato dell’edilizia, funziona, allora funziona anche tutto il resto - spiega l'ex premier in un intervento sul Giornale -. I francesi hanno ragione, le condizioni del mercato degli immobili sono uno degli indicatori più sensibili, ma anche uno dei motori più efficaci, del sistema economico e produttivo nel suo complesso. Già questa sarebbe una ragione sufficiente per considerare la casa uno dei settori strategici sui quali investire per far uscire il Paese dall’emergenza economica legata alla pandemia".
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"Ma vi è un altro aspetto che io considero ancora più importante - sottolinea Berlusconi, rispolverando un suo cavallo di battaglia -. La casa, per le famiglie italiane è il primo degli investimenti, la prima casa in particolare è spesso il frutto dei risparmi di una vita o addirittura di più generazioni. E’ il luogo anche simbolico della stabilità, della sicurezza, della continuità familiare, dell’attaccamento alle proprie radici. Per questo ho detto più volte che per noi la casa è sacra. Non potremmo mai accettare una politica che penalizzasse la casa o l’investimento immobiliare".
"Vi sono alcuni punti fermi – continua Berlusconi – che caratterizzano la nostra partecipazione a questo governo, proprio nell’ottica di favorire la ripartenza. Uno dei più importanti è il nostro deciso no a qualunque forma di patrimoniale e di ogni altra forma di tassazione che colpisca la proprietà immobiliare. Per questo abbiamo detto un convinto no alla revisione degli estimi catastali…".