Claudio Borghi, "ma quale scroccone del tampone?". Pubblica la busta paga e poi cancella tutto: la figuraccia
Claudio Borghi non ci sta a passare per "onorevole scroccone". Se è vero, è il suo ragionamento, che per i parlamentari senza green pass i tamponi, sono gratis, c'è anche da dire che gli stessi pagano il fondo di solidarietà e l'assistenza sanitaria integrativa. E pubblica i cedolini. "Scusate, posto che l'argomento mi interessa il giusto, però vedo il solito grillismo trasversale che si indigna perché i tamponi per i parlamentari sarebbero gratis perché a carico del fondo di solidarietà. Il prelievo per alimentare il fondo è 780 euro al mese", scrive il leghista indignato su Twitter.
Post che è stato tolto da Borghi in fretta e furia - forse si è vergognato della "indennità parlamentare"? - ma non abbastanza perché passasse inosservato. Tanto che il leghista no green pass è stato quindi costretto a metterci una pezza (che è risultata peggio del buco): "Niente, tolto tweet con cedolino e prelievo fondo di solidarietà perché tanto vedo che il grillismo è così stratificato che non basta mai. Proponiamo che i parlamentari invece che con il fondo di solidarietà paghino i tamponi il doppio e direttamente così tutti contenti...". Inutile ironia.
Video su questo argomento"Dopo di lei tocca a Claudio Borghi?". Senaldi, il commento sull'addio di Francesca Donato: "No-vax, no-Lega"
Forse Borghi dovrebbe prendere in considerazione tre cose. Innanzitutto qualsiasi assicurazione sanitaria non copre al cento per cento i tamponi così come altre prestazioni. Di solito c'è un limite massimo di visite, esami, eccetera e un tetto per i rimborsi. Che difficilmente corrispondono al 100 per cento della spesa. Non solo, qualsiasi assicurazione sanitaria ha un peso considerevole sulla busta paga. Non è un problema che riguarda solo i parlamentari. In secondo luogo, la cassa mutua che viene pagata dai parlamentari è di fatto pagata con i nostri soldi. Infine, un'ultima riflessione: conti alla mano, un tampone costa 15 euro. Considerando che i deputati lavorano quattro giorni a settimana, spenderanno circa 120 euro al mese. "Cifra rilevante per chi guadagna 1200 euro, irrisoria per chi, come loro, viaggia attorno ai 15mila netti più benefit", come sottolinea Alessandro Sallusti nel suo editoriale su Libero.
Osservazione che in forma diversa viene rivolta a Borghi dal popolo social: "Si ma Claudio... In proporzione un operaio da 1200 euro al mese e paga Inps regolarmente...non ha gli stessi privilegi no? Con massimo rispetto per le cariche dello stato e i deputati e senatori.... Non puoi fare questo paragone", commenta uno. "Il problema non è certo questo. Il problema è che chi 780 euro li prende di stipendio i tamponi a pagamento non li può proprio fare. Ma anche 1000 o 1500 con famiglia monoreddito. Dica al Capitano di fare un po’ di più. Non è grillismo è tentare di sopravvivere", sottolinea un altro. Ma Borghi non vuole capire.