Matteo Renzi minacciato di morte al comizio di Conte? Fate attenzione ad Andrea Scanzi: che vergogna...
"Diciamo subito che le minacce rivolte a Matteo Renzi dalla piazza 5 stelle di Montevarchi sono inaccettabili. 'Fatelo fuori', 'sparategli' sono espressioni che non dovrebbero avere cittadinanza politica e dimostrano come il percorso di 'evoluzione culturale' del Movimento, intrapreso da Giuseppe Conte, sia ancora molto lungo. Non si sa se, sul momento, il presidente 5 stelle abbia sentito quelle parole, pronunciate a pochi metri da lui, e abbia fatto finta di niente". Così la Stampa condanna le minacce grilline rivolte all'ex premier e il silenzio dell'avvocato del popolo.
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"Del resto, sono state una reazione scomposta al duro (ma legittimo) giudizio, espresso un attimo prima dall'ex premier, sul comportamento del leader di Italia Viva durante l'ultima crisi di governo. Comunque, anche se con 24 ore di ritardo, Conte ha giustamente condannato e preso le distanze. Dunque, se gli ultras renziani sono d'accordo, possiamo chiudere qui la vicenda e farci un'altra domanda, rimasta in sospeso dal pomeriggio di Montevarchi: ma perché Andrea Scanzi si è messo a fare il comizio insieme a Conte?", si chiede sempre la Stampa.
E le critiche a Scanzi arrivano anche dal Giornale, sulla sua presenza nel comizio di Conte. "È pur sempre il giornalista “più potente sui social” che prima minimizza il Covid (“non è una malattia mortale porca di una putt*** tr*** ladra”) e poi semina giudizi sui politici “cazzari del virus”. È il panchinaro dei vaccini, il caregiver dei genitori, l'uomo con la presunzione di farsi ringraziare da “larga parte degli italiani” per aver preso Astrazeneca. Insomma: quella roba lì. Per questo non stupisce: da caregiver a valletta, il salto è stato breve", conclude il quotidiano.