Guido Crosetto, "guardate questi due sondaggi". Occhio alle cifre, il sospetto: gioco sporco contro il centrodestra?
Si avvicinano le elezioni amministrative e i sondaggisti si scatenano. Ogni giorno se ne escono con dati e percentuali e ogni tanto si contraddicono tra loro. Guido Crosetto esprime tutte le sue perplessità e un sospetto: "Due autorevoli quotidiani oggi pubblicano sondaggi su Roma, eseguiti da autorevoli aziende, che danno ipotesi di voto completamente diverse", scrive in un post pubblicato sul suo profilo Twitter. "La domanda è: alcuni sondaggi sono fatti per assecondare le simpatie degli editori o sono solo totalmente inaffidabili come strumento?".
Un interrogativo che non sfugge a Lorenzo Pregliasco di Youtrend. Che gli risponde: "La terza che (non) hai detto, forse: gli istituti rilevano le intenzioni di voto, con metodologie diverse e margini d'errore, e pubblicano i risultati. Se ci sono differenze (cosa vuol dire 'completamente diverse'?) non è un cattivo segnale, anzi".
La polemica è partita dai risultati di due sondaggi, quello di Ipsos per il Corriere della sera e di Swg per il Messaggero. Per il sondaggio di Nando Pagnoncelli sul Corriere il candidato del centrodestra Enrico Michetti con il 36% è stimato in vantaggio sul candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri (28,5%); a seguire Virginia Raggi con il 15,5% e Carlo Calenda con il 14%. Al ballottaggio, nell’ipotesi di una sfida tra Michetti e Gualtieri, a differenza di quanto emergerebbe al primo turno le stime danno in vantaggio l’ex ministro: 53% contro 47%, grazie al voto di chi al primo turno vota per Raggi (75%) e per Calenda (83%).
Swg invece mostra percentuali diverse. Michetti sarebbe in testa in una forchetta che va dal 29 al 33 per cento. Seguito da Gualtieri con il 26-30 per cento. Seguono Calenda (18-22 per cento) e Raggi (15-19 per cento. Poi però al ballottaggio, secondo questi rilevamenti, prevarrebbe il candidato del centrosinistra per 58 a 42.