Flavio Tosi, "la risposta della Lega alla Meloni". Retroscena, la battaglia campale in Veneto
C'è una spaccatura interna ai leghisti, tra quelli che strizzano l'occhio ai no vax e ai nostalgici,e quelli che invece, come Luca Zaia, sono moderati, governisti e si battono per i vaccini. Ma non solo. Riporta Italiaoggi in un restroscena che c' anche "un'ultima ma non secondaria fibrillazione". Pare infatti che chi contesta i filo-governativi punta il dito su Verona, dove la campagna acquisti di Giorgia Meloni ha arruolato il sindaco Federico Sboarina, a capo di una giunta tra Lega e Fratelli d'Italia.
L'accusa è quella di "lasciare spazio ai meloniani con una linea considerata arrendevole". Ma alle grandi manovre della leader di FdI, scrive ancora ItaliaOggi, "la Lega sembra volere rispondere per le rime: il partito sta riallacciando i rapporti con Flavio Tosi, l'ex sindaco della città a suo tempo uscito dal Carroccio perché voleva essere candidato alla guida della Regione contro la volontà dei vertici leghisti. La Lega è orientata a mollare Sboarina e sostenere Tosi alle elezioni comunali. E presto ci sarà il problema del successore di Zaia".
Forse Tosi, che è stato sindaco di Verona dal 31 maggio 2007 al 27 giugno 2017, è un nome spendibile. Sempre che faccia ritorno nella Lega.