Layla Pavone, "voluta da Conte". Grosso imbarazzo a Milano: cosa scriveva la candidata del M5s all'ex premier
Il Movimento 5 Stelle ha scelto la sua candidata sindaco di Milano solo qualche giorno fa, giusto in tempo per la scadenza dei termini entro cui presentare le candidature, il 3 settembre. Si tratta di Layla Pavone, imprenditrice, manager ed ex membro del Cda del Fatto Quotidiano, fortemente voluta dal leader dei grillini Giuseppe Conte. Anche se la base si era espressa in favore di Elena Sironi, avvocato e consigliere uscente. Gli altri candidati in corsa sono invece Beppe Sala per il centrosinistra e Luca Bernardo per il centrodestra. Adesso, però, nuovi imbarazzi travolgono il Movimento.
Sono emersi, infatti, alcuni tweet critici della Pavone contro Conte risalenti all'ottobre di un anno fa. Era il 28 ottobre 2020, per la precisione: Conte invitava a indossare la mascherina, a mantenere la distanza di sicurezza interpersonale e a igienizzarsi spesso le mani: "Seguiamo queste tre semplici regole. Questa battaglia si vince con l'impegno di tutti", scriveva sul suo profilo Twitter. Proprio sotto quel post, però, è ancora visibile il duro commento della candidata grillina: "Presidente voi chiedete sacrifici ai lavoratori, aziende, professionisti, ma non vi viene in mente di dimezzarvi lo stipendio nemmeno per sogno". Infine una premonizione: "Attenzione che la gente è stanca e tra poco perderà le staffe e scatterà la rivolta".
Ma non è tutto. Un altro tweet critico della Pavone risale sempre al 28 ottobre, quando la manager si lamentò dopo l'approvazione del decreto Ristori in Consiglio dei ministri: "Le briciole avete dato, altro che ristoro. 2000 euro a chi ne fattura 400.000 all'anno?". Adesso resta solo una domanda? Conte era a conoscenza di questo lato battagliero della sua candidata?