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Afghanistan, Mario Draghi "infastidito da Giuseppe Conte": retroscena da Palazzo, leader grillino già "sfiduciato"?

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Con quell’uscita a dir poco infelice del “dialogo serrato” con i talebani, Giuseppe Conte l’ha combinata davvero grossa: non solo ha fatto arrabbiare i vertici del governo e il “suo” ministro Luigi Di Maio, ma ha preso in contropiede anche i suoi fedelissimi, che infatti non se la sono sentita di rilanciare la sua tesi. Poi il nuovo leader del Movimento 5 Stelle ha provato a metterci una pezza, ma quando ormai il danno era fatto.

Stando al retroscena svelato da Marco Antonellis su Tpi, Conte con le sue dichiarazioni sui talebani ha infastidito parecchio anche Mario Draghi che “tramite il solito giro di fedelissimi ha fatto sapere a stretto giro di non aver apprezzato per niente l’uscita contiana, soprattutto nel momento in cui l’Italia sta facendo di tutto per cercare di riannodare i fili della questione afghana con una forte azione internazionale dopo una prima fase di stasi”.

Da Palazzo Chigi sarebbero quindi arrivare sollecitazioni all’uomo grillino di Draghi, ovvero al ministro Di Maio, “incaricato” di far capire al suo nuovo leader che su questioni come quella dell’Afghanistan non sono ammesse “distinzioni di sorta” e che la maggioranza deve essere unita. Non a caso dopo l’uscita di Conte, Di Maio ha dichiarato che “è importante agire in maniera coordinata nei confronti dei talebani”.

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