Mario Draghi e lo sgambetto a Giuseppe Conte: da settembre via i navigator del reddito di cittadinanza
Si sta preparando, a partire da settembre, a cancellare i navigator il presidente del Consiglio Mario Draghi. Addio quindi ai 2.700 ragazzi assunti dallo Stato per trovare lavoro ai percettori del reddito di cittadinanza. Dato il flop totale della misura e di queste figure, il premier ha avviato la procedura per tagliare la "trovata" del governo Conte e del Movimento 5 stelle e che è costata solo per lo stipendio del prof Parisi 360mila euro di retribuzioni, scrive il Giornale. A pesare sulle casse dello Stato ci sono state poi le spese aggiuntive: vitto, alloggio e trasporto. Parisi non ha mai lasciato la sua dimora negli Stati Uniti ed è stato costretto a fare la spola tra Italia e Stati Uniti a spese dei contribuenti.
Non solo. Tutte le statistiche bocciano i navigator. Su 1,5 milioni di beneficiari di reddito di cittadinanza poco di più di 100mila hanno trovato un'occupazione grazie a queste figure. Dopo il commissariamento di Anpal, il ministro del Lavoro Andrea Orlando pensa a una nuova governance che segua il modello delle agenzie fiscali con un nuovo direttore generale e nessun presidente.
Draghi vorrebbe eliminare le figure dei navigator e farle assorbire nell'ambito di un piano di riorganizzazione dei Centri per l'impiego. Il piano è quello di potenziare queste strutture per farle funzionare a dovere, con l'assunzione di 12mila addetti rispetto agli 8-9mila attuali. Fra le nuove leve ci sarebbero appunto i navigator, magari assunti per concorso e inseriti nella nuova struttura. Conte addio.