Guido Crosetto su Silvio Berlusconi al Quirinale: "Perché la storia dice che non va bene"
"Silvio Berlusconi? No": Guido Crosetto respinge l'ipotesi del Cav al Quirinale dopo Sergio Mattarella. Dietro al suo inaspettato "no" c'è la necessità che il prossimo capo dello Stato goda di una buona reputazione in Europa: "Auspico che la prossima presidenza della Repubblica serva ad aumentare l’accreditamento europeo dell’Italia, mi spiego: abbiamo necessità di impedire che il debito pubblico venga messo sotto scacco e che riprenda la crescita incontrollata dello spread. Chiunque vinca le prossime elezioni avrà bisogno di condizioni di serenità per lavorare. Serve quindi una garanzia europea per i mercati finanziari. Auspico allora un profilo che aumenti, con la sua autorevolezza, la credibilità internazionale del Paese", ha detto il numero due di Fratelli d'Italia in un'intervista a Marco Antonellis.
Alla domanda su Berlusconi presidente ha risposto: "La storia direbbe di no: nel 2011 Berlusconi è stato ucciso dallo spread. In condizioni normali avrei detto di sì a una sua candidatura al Quirinale, che mi trova in generale favorevole, ma non dal punto di vista dell’accreditamento europeo". Sul settennato di Mattarella, invece, ha detto: "È stato sostanzialmente dignitoso, come nella prassi degli ultimi anni. Il lato non certo positivo risiede nell’aver più volte evitato con attenzione il momento elettorale".
Sulla possibile federazione Lega-Forza Italia, invece, Crosetto ha detto: "Vogliono cambiare pelle. La loro unione potrebbe ad esempio aprire al Carroccio le porte del Partito popolare europeo (Ppe), permettendo a via Bellerio di compiere un doppio salto carpiato. Così la Lega potrà tornare al centro dopo essere partita dall’estrema destra, scavalcando direttamente i conservatori. È questa la motivazione più forte al momento". Sulla possibilità che si arrivi alla federazione entro fine agosto, invece, ha qualche dubbio: "Quando la vedrò, ci crederò. Anche perché (sorride) i notai sono chiusi ad agosto"