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Beppe Grillo, trasferita la pm che indagava sul figlio? Avete notato che subito dopo... una "stranissima coincidenza"

Armando Moro
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Il processo al figlio Ciro da ieri fa un po' meno paura a Beppe Grillo. L'umore del comico è molto lontano da quello dello scorso aprile, quando si sfogò registrando un video in cui, urlando, chiedeva ai magistrati, riferendosi a suo figlio e ai suoi amici accusati di violenza sessuale, «perché non li avete arrestati?». E polemicamente si rispondeva: «Perché vi sete resi conto che non è vero niente, non c'è stato niente, perché vi è sembrato strano che chi viene stuprato fa una denuncia dopo otto giorni...». Lontano quello stato d'animo, lontane le polemiche che quelle sue parole all'epoca avevano suscitato. Ora il fondatore del Movimento Cinque Stelle può dedicare le sue attenzioni ad altro e impiega il suo tempo rispolverando temi storicamente cari ai pentastellati. L'ecologia. Il reddito di cittadinanza. Altro che le beghe giudiziarie. Ieri, per esempio, mentre le agenzie battevano la notizia del trasferimento della pm che aveva coordinato l'indagine sul presunto stupro, Grillo rilanciava su Twitter un articolo (pubblicato sul suo blog) di Jayati Ghosh, che si occupa di riscaldamento climatico e che inizia con le poco rassicuranti parole: «L'Apocalisse è adesso».

 

 

 

Nel commentare l'articolo, il fondatore dei Cinquestelle sceglieva comunque la via dell'ottimismo della volontà: «L'umanità ha ancora la possibilità di fare un passo indietro dal baratro cui siamo diretti. Che lo faccia, o le specie future si chiederanno perché abbiamo scelto di partecipare attivamente alla nostra stessa distruzione». È un ritorno in grande stile alle battaglie tradizionali del Movimento, quelle che ne hanno accompagnato la crescita dei primi anni, quando l'ipotesi di alleanza con Lega o Pd apparteneva al dominio della fantapolitica. Del resto, il giorno prima Grillo aveva ripreso un altro cavallo di battaglia: il reddito di cittadinanza. Ma non il compromesso al quale il M5S ha dovuto piegarsi in Parlamento. Grillo pensa in grande e propugna addirittura la tesi di un «reddito di base universale» che «può creare una società migliore e una vita migliore per tutti». «L'unica sfida», riconosce il comico, «è il finanziamento». E anche qui il rimando è a un articolo del suo blog, firmato da Shigheito Sasaki e ricco di alate citazioni di Martin Luther King. Come appaiono lontane, viste da quassù, le aule giudiziarie. 

 

 

 

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