Variante Delta, i timori di Mario Draghi: "Speriamo che basti", lo sfogo del premier lontano dai riflettori
La variante Delta preoccupa il governo che ha superato la soglia critica dell'estate: i timori ora sono tutti per l'autunno e sono su due piani differenti. Primo tra tutti quello sanitario e poi quello economico. La riapertura della scuola fa temere ai tecnici che la curva dei contagi torni a salire. Da qui l'appello di Mario Draghi agli italiani in vista della pausa estiva: "Le cose per l'economia italiana vanno bene e si spera vadano ancora meglio. Perché continuino ad andar meglio però, voglio lanciare chiaramente un messaggio a tutti noi e a tutti gli italiani: vaccinatevi e rispettate le regole".
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Il premier ribadisce la necessità di "essere sicuri di aver fatto tutto per evitare che la pandemia si aggravi, che poi questo basti o no non lo sappiamo. Tutto quanto viene fatto sulla base delle evidenze dei dati di oggi. Ricordo che un celebrato istituto di ricerca aveva previsto per la metà di luglio circa 1.700 morti al giorno e ce ne sono stati circa 7-8. Questo vuol dire che è una situazione fluida, noi dobbiamo essere in ogni istante sicuri di aver fatto tutto il possibile sulla base dei dati a nostra disposizione".
Non è escluso che dopo la mutazione indiana del Covid ne arrivino di nuove. L'impatto della ripresa delle lezioni sulla circolazione del virus potrebbe essere molto forte. Lo sanno bene gli esperti che - secondo Repubblica - durante le riunioni non fanno altro che ribadire quello che è successo l'anno scorso già ad ottobre, con la curva che è schizzata verso l'alto. E i vaccini possono aiutare solo in parte, visto che la popolazione scolastica dai 12 anni in su a metà settembre non sarà molto coperta. Per non parlare poi degli under 12 che ancora non possono essere vaccinati. A sua volta il rischio è che i più giovani possano far circolare il virus e far ammalare gli over 50 non ancora vaccinati o completamente vaccinati, che sono circa 4,5 milioni.