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Matteo Salvini "sta con violenti e negazionisti": il Pd alza il tono dello scontro, cerca la crisi?

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L’accordo trovato sulla riforma della giustizia non ha sopito le varie tensioni tra i partiti azionisti del governo presieduto da Mario Draghi. Il Movimento 5 Stelle continua a rimanere dilaniato al suo interno, stavolta per le accuse rivolte a Luigi Di Maio di voler delegittimare il nuovo leader Giuseppe Conte. Ma non tira una bella aria neanche tra Pd e Lega, con i rispettivi segretari che continuano ad alzare sempre di più i toni dello scontro.

Fonti dem hanno voluto rimarcare all’Adnkronos che è stato il Pd a battersi più di tutti per trovare una mediazione tra i partiti della maggioranza sulla riforma Cartabia, ma soprattutto hanno inviato altre stoccate a Matteo Salvini: “Il Papeete gli dà alla testa. Anziché parlare di ‘pali’ e ‘sabotaggi’, con un linguaggio che forse usa con i suoi dirigenti facili alle armi, Salvini sia serio”. In particolare al leader della Lega viene contestato di aver “passato il segno” con la “contiguità con violenti e no-vax”.

Il fatto che alcuni parlamentari e dirigenti della Lega siano scesi in piazza al fianco di no-vax, negazionisti e contrari al green pass non è stato ritenuto opportuno dal Pd, che ha ricordato come il partito di Salvini abbia votato a favore del green pass. Si attende la nuova replica del segretario del Carroccio, che già in mattinata aveva dato vita a uno scontro a distanza velenosissimo con Enrico Letta.

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