Luca Zaia sulle manifestazioni contro il Green Pass: "Mi rifiuto di pensare che quella sia la Lega", bordata contro Claudio Borghi
Mercoledì 28 luglio in piazza a Roma per manifestare contro il green pass c’erano anche due volti noti della Lega, Claudio Borghi e Armando Siri. La loro presenza ha creato più di un malumore all’interno del partito di Matteo Salvini. Malumore palesato da Luca Zaia in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, seppur senza affondare il colpo in maniera pesante.
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Le parole del governatore del Veneto sono però state chiarissime e sono arrivate a chi di dovere: “La Lega è sempre stata un partito di composizione sociale e culturale variegata, ci sta che qualcuno non la pensi come te. Detto questo, non mi risulta che il partito abbia deciso di rinnegare l’attività dei propri amministratori, presidenti e sindaci. Un discorso è discutere legittimamente sull’obbligatorietà, come fa il segretario Salvini. Altra cosa è farsi portatori di una linea in cui io assolutamente non mi identifico. E mi rifiuto di pensare che sia quella del partito”.
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Secondo Zaia si è venuto a creare un clima in cui è sempre più difficile compiere il proprio ruolo istituzionale: “Siamo passati da una sanità pubblica che faceva le profilassi a scuola a un punto in cui è difficile fare un tampone perché veniamo accusati di infilare microchip nel naso dei bambini. Fare quello che abbiamo il dovere di fare sta diventando un problema”.
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