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Bruno Tabacci, il figlio assunto a Leonardo: grossa grana per Giuseppe Conte, "perché ha dato ordine di non parlarne"

 Giuseppe Conte

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Il caso del figlio di Bruno Tabacci sta creando parecchio disordini. Simone, questo è il suo nome, è stato assunto nel colosso della Difesa Leonardo con uno stipendio inferiore a 100mila euro. Secondo il quotidiano Domani, la scelta di assumere il giovane arriva dall'amministratore delegato Alessandro Profumo. Eppure ad aggiungere qualche dettaglio in più ci pensa Dagospia che maliziosamente scrive: "Perché Giuseppe Conte ha dato ordine ai grillini di non parlare del caso Tabacci?".

Ecco la risposta avanzata dal sito di Roberto D'Agostino: "Forse perché l'articolo del Domani sottolinea che 'anche se il figlio del sottosegretario è entrato in azienda pochi giorni fa, la selezione del posto si sarebbe conclusa prima della caduta del Conte 2, quando Bruno Tabacci era semplice deputato (assai attivo nella ricerca dei responsabili per salvare la maggioranza M5s-Pd". Il 49enne Simone - ha spiegato il quotidiano di Stefano Feltri - sarebbe stato piazzato nella divisione chiamata Chief strategic equity officier, un ufficio chiave della multinazionale. Ecco allora che subentra il conflitto di interesse, che per il giornale sarebbe triplice: Bruno Tabacci, uno dei consiglieri economici di Draghi, ha ottenuto dal premier anche le deleghe alle politiche aerospaziali italiane. Un comparto fondamentale e curato proprio dalla divisione dove è stato assunto il figlio di Tabacci.

Tanta l'indignazione della Lega:  "Nella grottesca vicenda dell'assunzione del figlio di Tabacci in Leonardo, ciò che colpisce è l'assoluto silenzio del Pd e dei 5 stelle rispetto a quello che pare un conflitto d'interessi in piena regola". Lo dichiara in una nota il senatore del Carroccio Massimo Candura, vicepresidente in commissione Difesa: "Un vuoto assordante e per certi versi - sostiene - imbarazzante, soprattutto da parte di coloro che per anni hanno recitato la parte dei moralizzatori e sventolato la bandiera del conflitto d'interessi come una battaglia politica imprescindibile. Attendiamo impazienti una presa di posizione da parte di Letta e Conte, sempre pronti a commentare ogni minimo gesto di Matteo Salvini ma oggi straordinariamente in silenzio". 

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