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Matteo Renzi e Carlo Calenda, il tandem dei "nemici" per far fuori Enrico Letta: insieme a Siena contro il leader Pd

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Da fuoriusciti Matteo Renzi e Carlo Calenda pensano al piano per mettere i bastoni tra le ruote a Enrico Letta. Il segretario del Partito democratico candidandosi nel collegio di Siena ha sollevato parecchi malumori. Soprattutto negli ambienti di Italia Viva, dove filtrano gli sfoghi del leader: "Il Pd - sono le parole riportate da La Stampa - ha deciso senza di noi non solo a Siena. Hanno fatto la stessa cosa a Napoli, in Calabria non ci hanno consultati. Bisognerà decidere pure per le suppletive di Primavalle a Roma. Ci dicano se vogliono stare con noi o con i grillini, con Draghi o con Conte che vuole mandare a casa Draghi". Da qui l'alternativa: mettere in campo il suo capogruppo Stefano Scaramelli in tandem con Carlo Calenda.

 

 

Dall'altra parte però non si fa attendere la dura replica. Fonti del Nazareno avvertono che non sostenere Letta alle suppletive avrebbe ripercussioni sulle alleanze in vista delle elezioni politiche del 2023, alimentando vecchie ruggini che risalgono ai tempi dell'ormai noto "Enrico stai sereno". "È chiaro - tuona un dirigente dem - che se Renzi non sostiene Letta, il rapporto con Iv è chiuso. Poi gli rimane solo di andare a bussare da Salvini".

 

 

Letta vuole dunque capire che partita intende giocare Renzi, se l'ipotesi di contrapporgli un candidato di disturbo sia reale o se invece si tratti solo di un bluff. In ogni caso la sua ha un rilievo nazionale. Il segretario del Pd intende considerare le suppletive di Siena come un banco di prova, le cosiddette agorà del centrosinistra. Da qui l'incomprensione alle polemiche del leader di Italia Viva: "Non abbiamo capito per quale motivo Iv non dovrebbe sostenere la candidatura del segretario del più grande partito del centrosinistra, peraltro nata da una richiesta del territorio. Se però così fosse Iv farebbe un grande errore e soprattutto un bel regalo alla destra che gli elettori non comprenderebbero".

 

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