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Roberto Speranza contro Travaglio: "Non ci rappresenta". Insulti a Draghi, imbarazzo alla festa di Articolo 1

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Roberto Speranza dopo la bufera che si è scatenata sugli insulti di Marco Travaglio contro il presidente del Consiglio Mario Draghi durante la festa di Articolo Uno prende le distanze dal direttore del Fatto quotidiano: "L’uscita di Travaglio su Draghi è infelice e non rappresenta certo il punto di vista di Articolo Uno che sostiene convintamente la sua azione di governo", ha detto il ministro della Salute e leader di Articolo Uno, intercettato dai giornalisti vicino alla Camera dei deputati. 

Travaglio, ieri sera 25 luglio, dal palco di Bologna ha duramente attaccato il premier che ha definito "un figlio di papà, un curriculum ambulante, uno che visto che ha fatto bene il banchiere europeo sarebbe competente anche in materia di sanità, di giustizia, di vaccini eccetera. Invece mi dispiace dirlo che non capisce un c***o, né di giustizia né di sociale né di sanità. Capisce di finanza ma non ha la scienza infusa. E non ha neanche l'umiltà. Perché a furia di leggere che è competente su tutti i rami dello scibile…". Una serie di offese pesanti considerando anche il fatto che il premier Draghi è orfano di entrambi i genitori dall'età di 14 anni. 

 

 

Ovviamente l'attacco a Draghi è stato anche un modo per Travaglio per rimarcare quanto invece era più bravo il suo amatissimo Giuseppe Conte. "Voi capite per quali il motivo per cui sono popolari si dice populisti. Popolare è un pregio, populista è un difetto. E' per quello che l'hanno buttato giù. Poi non è che non hanno fatto degli errori. Secondo me li hanno fatti e nel libro li ho elencati. Ma non li hanno mandati via per i loro errori ma per i loro meriti. E hanno messo al loro posto l'esatta antitesi". Draghi appunto, il "figlio di papà".

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