Forza Italia perde i pezzi. Dopo l'addio di Malan a Berlusconi, altri azzurri pronti a passare con la Meloni. Tutti i nomi
Dopo l'abbandono di Lucio Malan, approdato a Fratelli d'Italia, nel partito di Silvio Berlusconi si temono nuovi addii: "Senza Berlusconi al comando, Forza Italia si dissolverà...", dicono preoccupati gli azzurri. "Mi chiedo dove stia andando il partito", si interroga Andrea Cangini, la cui candidatura a sindaco di Bologna è stata sacrificata al volere di Matteo Salvini che ha imposto un civico, Battistini. E anche Gabriella Giammanco, riporta il Corriere della Sera, non nasconde il problema: "Credo che sarebbe costruttivo, anziché puntare il dito contro chi se ne è andato, capirne le motivazioni e cercare di risolvere ciò che non va nella gestione del partito". E se Elio Vito dà la colpa all'appiattimento di Forza Italia sugli "alleati sovranisti", Renato Schifani resta in un assordante silenzio.
Nell'ultimo anno si è assistito a una vera e propria fuga da FI: Laura Ravetto, Mariarosaria Rossi, Michaela Biancofiore, Osvaldo Napoli, Cosimo Sibilia, gli ex coordinatori Marin, Mugnai. E adesso, dopo Malan, il primo approdo per gli azzurri delusi è il partito di Giorgia Meloni. Da Fratelli d'Italia fanno sapere di aver ricevuto "tantissime richieste" ma gli aspiranti aderenti hanno dovuto sottostare a una sorta di "controllo di qualità", con una "attesa fino a otto mesi" prima di essere accolti. È successo per gli ex pentastellati De Toma e Silvestri e sta succedendo per chi entrerà a breve dopo aver lasciato FI ed essere passati per Cambiamo, come i bergamaschi Alessandro Sorte e Stefano Benigni, con il consigliere regionale Paolo Franco.
Secondo alcuni ci saranno altre clamorose uscite da Forza Italia già prima della pausa estiva ma i nomi restano top secret. D'altra parte, dalla Lega a Italia viva, passando per gli ex cinque stelle, già in tanti sono approdati alla corte della Meloni. Nomi di un certo rilievo, come il sindaco di Verona Federico Sboarina (eletto come civico in quota FI), l'eurodeputato leghista Sofo (e compagno di Marion Maréchal, la nipote di Marine Le Pen), i salviniani Vinci e Barbaro e la renziana Baffi.
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