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Enrico Letta, l'ultimo delirio contro Matteo Salvini: "Vuole parlare con me? Rinneghi in pubblico Orban"

 Enrico Letta

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Soltanto ieri, sabato 17 luglio, Matteo Salvini si è rivolto ancora ad Enrico Letta invocando un confronto sul ddl Zan prima di martedì, prima dell'arrivo in aula, "altrimenti finisce male", ha spiegato il segretario della Lega riferendosi alla possibilità, sempre più concreta, che la legge affondi. E Letta che fa? Come sempre se ne frega, non risponde agli appelli: o si fa come dicono Zan, lui e il Pd, o niente. Col risultato che la legge potrebbe così evaporare.

 

E sulle ragioni del "no", ecco che Enrico Letta torna in un'intervista a Repubblica, dove rende sempre più esplicito il suo ricatto: "Il Pd su questo tema vuole discutere con persone che hanno una sola faccia. Non trovo sia serio appoggiare le iniziative anti-Lgbtqi+ di Orbàn in Europa e poi disinvoltamente proporsi per una trattativa a difesa di quella comunità a livello italiano. Se vuole confrontarsi con noi sulla Zan rinneghi pubblicamente le norme anti-Lgbtqi+ approvate in Ungheria", spiega Letta quando gli chiedono se dialogherà col leghista. Insomma, per parlare con Letta, Salvini dovrebbe "rinnegare pubblicamente" le leggi di Orban. Siamo al delirio.

 

Infine, si dà conto della promessa del segretario, candidato a Siena alle suppletive con cui potrebbe entrare in Parlamento. "So di rischiare", premette nell'intervista a Repubblica. In che senso? "È evidente che se i cittadini mi rifiuteranno, ne trarrò le conseguenze". Insomma, un po' come Matteo Renzi (che però non mantenne le promesse), Letta annuncia un suo addio alla segreteria del Pd e alla politica in caso di sconfitta a Siena. E chissà mai che proprio in casa sua...

 

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