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M5s, Giuseppe Conte leader sfida Mario Draghi: "Le nostre riforme? Non accetteremo che vengano cancellate"
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"Ripartiamo con il vento delle battaglie che verranno - queste le prime parole che il leader in pectore del M5s Giuseppe Conte ha pronunciato durante una diretta Facebook per presentare il nuovo statuto dei grillini -. A partire da oggi potete leggerlo, dopo 15 giorni ci sarà la votazione. Un nuovo corso". Il tono del suo discorso non è stato affatto conciliante, soprattutto quando ha parlato dell'azione di governo: "Ci sono degli impegni che abbiamo mantenuto con le riforme realizzate, che oggi non possiamo accettare che vengano cancellate". Chiaro riferimento alla riforma della Giustizia della ministra Marta Cartabia, che andrebbe a modificare quella firmata da Alfonso Bonafede.
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Intanto, è fissato per lunedì 19 luglio, alle 11, l'incontro tra il premier Mario Draghi e il leader grillino. E sul tavolo ci sarà proprio il tema della Giustizia. "Voglio spendere tutto me stesso, tutta la mia passione. Io sono pronto e non intendo mollare di un centimetro - ha continuato l'ex premier -. Anche il Movimento è cambiato nel tempo ma mantenendo il suo tratto distintivo cioè mettere al centro sempre e soltanto i vostri interessi".
Al di là della questione Giustizia, sono tante le riforme volute dai Cinque Stelle cui Conte non vuole rinunciare adesso: "Noi siamo quelli della legge spazzacorrotti, del superbonus e del reddito di cittadinanza, che qualcuno vorrebbe smantellare per interessi di bottega. Piuttosto rinnoviamolo nella parte delle politiche attive". Infine, tornando sulla riforma Cartabia, ha aggiunto: "Vogliamo processi veloci ma non accetteremo mai che vengano introdotte soglie di impunità e venga negata giustizia alle vittime dei reati, non accetteremo mai che il processo penale per il crollo del ponte Morandi possa rischiare l'estinzione".
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