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Beppe Sala contro Luca Bernardo, l'ultimo sondaggio: cifre clamorose, il centrodestra è davanti

Antonio Rapisarda
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Perché, ci siamo chiesti ieri su Libero, tutta questa fretta da parte del Pd di anticipare il voto per le elezioni Amministrative (previsto ad ottobre) ai primi di settembre? La conferma alla nostra tesi - dal Nazareno temono come la peste non solo il Covid ma proprio la rimonta dei civici del centrodestra - potrebbe arrivare da una delle prime rilevazioni ufficiali per la sfida di Milano: l'altro match fondamentale insieme a quello di Roma. Che cosa ci dice Demoskopika, che ha sondato per la trasmissione Anni 20 la sfida del capoluogo lombardo? Che il neocandidato del centrodestra Luca Bernardo, in campo solo da pochi giorni, è già avanti nei confronti del sindaco uscente Beppe Sala. Per l'istituto diretto da Raffaele Rio la forbice fra i due c'è tutta: 45-49% per il civico voluto da Lega, FdI e Forza Italia contro il 43-47% attribuito al primo cittadino "verde" ma piddino nel cuore. Un inizio più che incoraggiante per il primario di pediatria ufficializzato solo da pochi giorni come sfidante per Palazzo Marino. Un campanello, anzi una sirena d'allarme per Sala che ancora ieri gonfiava il petto rivendicando l'emergenza Covid dietro la sua contrarietà a votare in autunno: «Io, come tanti altri, stiamo chiedendo di anticipare le elezioni, perché andare a un ballottaggio il 25 ottobre è una decisione sbagliata», ha ribadito il primo cittadino. «A quelli che mi dicono che lo faccio perché ho paura del risultato elettorale dico: no, io ho paura del Covid non del risultato elettorale».

 

 

 

Allarme ingiustificato

Pronta la risposta di Bernardo, che è entrato proprio da "competente" nella materia del contendere: «Prima ancora che da candidato, parlo da medico che dal primo giorno combatte il Covid in corsia e per me la tutela della salute e della vita è sacra». Premesso questo, «onestamente non comprendo le preoccupazioni espresse sull'anticipo del voto». Per lo sfidante di centrodestra l'allarmismo non è giustificato né dai dati né dalla road map che procede senza intoppi: «Ricordo che Regione Lombardia ha attivato un calendario vaccinale per il raggiungimento della copertura di gregge. Ricordo inoltre che tra i primi vaccinati ci sono fragili, anziani e persone con patologie». Insomma, da parte di chi la crisi pandemica l'ha affrontata da medico, sul campo, questa campagna sull'anticipo delle Amministrative è ingiustificata: a meno che il timore sia proprio quello testimoniato da Demoskopika. Ossia che Bernardo non sarebbe molto distante dalla sortita al primo turno: ragion per cui dal centrosinistra preferiscono stringere itempi e scongiurare la "remuntada". Per Raffaele Rio, comunque, Milano sembra condizionata dalla sindrome della vittoria al fotofinish: «Dall'indicazione emersa dal nostro sondaggio - spiega al nostro giornale - sembra che la città stia rivivendola stessa incertezza elettorale delle precedenti Amministrative quando il candidato a sindaco del centrosinistra Sala si impose, con il 51,7% sul candidato del centrodestra Parisi fermatosi al 48,3%. Voto al cardiopalma che al secondo turno vide trionfare Sala con appena lo 0,9% di scarto». Insomma, stessa situazione ma a parti invertite con le forze del centrosinistra all'inseguimento delle liste a sostegno del candidato Bernardo. A fare la differenza, secondo il sondaggista, sarà la capacità di convincere gli indecisi, «ad oggi pari a circa un cittadino su quattro», sulle tre principali priorità da affrontare indicate dai milanesi: «Immigrazione, mancanza di lavoro e viabilità in testa». 

 

 

 

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