M5s, la faida tra Grillo e Conte costa cara: il crollo nei sondaggi, in tutti gli scenari. Cala la fiducia dell'ex premier
La Lega si conferma primo partito nell'ultimo sondaggio di Demos pubblicato su Repubblica. Il partito di Matteo Salvini si conferma al vertice della classifica politica nazionale, col 20,5 per cento dei consensi, ed è seguito subito dopo da Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, in costante ascesa e adesso al 20,1 per cento, quasi 6 punti in più nell’ultimo anno. Al terzo posto c'è il Partito democratico di Enrico Letta, che continua a perdere consensi: adesso è al 19,7 per cento.
Molto lontani tutti gli altri partiti. Il Movimento 5 Stelle, che sembra aver risolto adesso lo scontro interno tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, è in grande calo nelle stime elettorali: poco sopra il 15 per cento, 2 punti in meno rispetto agli ultimi mesi. Crollo totale se invece si fa un confronto coi risultati delle politiche del 2018. Neanche il ritrovato Conte sembra poter aiutare i grillini: se si osservano gli indici di fiducia “personale”, si nota che il leader in pectore dei pentastellati ha perso ben 9 punti, arrivando a un grado di consenso pari al 59 per cento. Segno che la faida col garante dei grillini non sia stata gradita dagli elettori.
A causa di questo calo di consenso, Conte è stato raggiunto adesso dal governatore veneto Luca Zaia, anche lui al 59 per cento. Al primo posto, tra le preferenze degli italiani, resta invece il premier Mario Draghi, stimato da 3 persone su 4. Dopo Zaia e Conte, sul piano dei consensi, ci sono - intorno al 50 per cento - il ministro della salute Roberto Speranza, Giorgia Meloni e il Commissario Europeo Paolo Gentiloni. Seguono Salvini, il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e il ministro Dario Franceschini. In fondo c'è invece Beppe Grillo.