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Dario Franceschini, il "patto militare" con Lorenzo Guerini per andare al Quirinale

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Dario Franceschini da buon vecchio democristiano, sta tessendo la sua tela per andare al Quirinale. La sua strategia è muoversi accontentando tutti e non polemizzare con nessuno. Nel pieno delle discussioni sul Ddl Zan e sul Green pass, per esempio, Franceschini non apre bocca. Non prende posizione. In quest'ottica, riporta il Tempo, ha scelto di allearsi anche con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. I due ministri hanno appena firmato un protocollo per la valorizzazione dei musei militari. Da una parte, Guerini ha detto che "l'attività di valorizzazione del patrimonio museale militare italiano rappresenta per il ministero della Difesa un dovere prima di tutto, non solo nei confronti dei militari ma di tutti i cittadini italiani cui consegniamo un patrimonio di valori e tradizioni che dobbiamo difendere e tramandare alle nuove generazioni", ha detto. "Ed è significativo che questa firma avvenga nell'anno delle celebrazioni del Centenario del Milite Ignoto, per raccontare la storia del Paese anche attraverso la storia delle Forze Armate Italiane".

 

 

Da parte sua, Franceschini non si è lasciato sfuggire l'occasione di sottolineare che "i musei militari sono una realtà poco conosciuta ma ampiamente diffusa sul territorio nazionale che custodiscono uno straordinario patrimonio di memorie e conoscenze del nostro Paese da promuovere e valorizzare. L'accordo", ha proseguito, "rafforza gli obiettivi fissati dal primo protocollo del 2016 prevedendo nuove forme di collaborazione per migliorare e potenziare la rete, la fruizione e la gestione dei musei militari italiani, anche attraverso l'integrazione con il Sistema museale nazionale".

 

 

Riporta sempre il giornale diretto da Franco Bechis, che fra i progetti pilota che si inseriscono nel Protocollo ci sono due iniziative del Museo storico nazionale d'artiglieria di Torino: l'avvio della costituzione di un Centro per il restauro delle armi antiche e l'accreditamento del Museo quale Centro di catalogazione secondo gli standard dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. 

Un'altra occasione per Franceschini per raccogliere consensi in vista di una sua candidatura al Colle. 

 

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