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Matteo Renzi, la rivelazione su Silvio Berlusconi: "La telefonata subito dopo l'arresto di mia madre"

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Torna al centro della scena, Matteo Renzi. E non solo perché, ancora una volta, sul ddl Zan con la sponda della Lega è lui a dare le carte. Già, perché martedì uscirà Controcorrente, l'ultimo libro del leader di Italia Viva, un libro pieno zeppo di retroscena e rivelazioni politiche. Insomma, tutta la sua verità. Le anticipazioni piovono un po' su tutti i giornali, Libero compreso.

 

E tra queste, ve ne sono alcune che riguardano Silvio Berlusconi. Quel Berlusconi a cui Renzi è stato più volte accostato. E così, su Controcorrente, si legge: "Le ironie si sprecheranno, lo so. Gli odiatori non credono che anche i politici abbiano una dimensione umana. E tutte le volte che vengo avvicinato a Berlusconi si scrivono fiumi di inchiostro su una relazione speciale che tale in realtà non è stata. Con Berlusconi, checché se ne pensi, abbiamo condiviso molto meno di quello che si dice. C'era il patto del Nazareno, vero, ma poi è saltato per responsabilità che attribuisco a lui in via esclusiva. Poi, nel merito abbiamo dialogato spesso, ma Forza Italia non ha mai votato la fiducia al mio Governo, fiducia che invece ha votato a Monti, Letta, Gentiloni, Draghi. Però, quando si parla di mamme, Berlusconi ha un tratto di umanità profondo e raro da ritrovare. È simpatico, nel senso greco del termine: sa soffrire insieme. Nella telefonata di pochi minuti che mi ha fatto nelle ore successive all'arresto ho avvertito un tratto di verità nella sua condivisione che molti colleghi di partito non mi hanno concesso per una vita intera", spiega Renzi.

 

Insomma, Berlusconi fu il politico che nel drammatico momento dell'arresto della madre fu più vicino a Renzi. E certe cose, ovviamente, non si possono scordare. Notevoli, nel volume, gli attacchi rivolti contro Beppe Grillo e Marco Travaglio. Renzi infatti chiede di "chiudere la Repubblica giudiziaria", l'epoca ultra-manettare che ci hanno portato in dote e i grillini e che, con la riforma di Marta Cartabia, abbiamo iniziato a smantellare. E ancora, Renzi aggiunge: "Grillo e Travaglio sono dei pregiudicati che si sono intestati l'onestà". Picchiare durissimo, appunto.

 

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