Matteo Renzi, esce "Controcorrente": nel libro tutta la verità sulla fine del governo Conte, le anticipazioni su Libero
Matteo Renzi torna in libreria con Controcorrente. All'interno del volume, pubblicato con Mondadori, inediti sulla fine del governo giallorosso di Giuseppe Conte e retroscena politici. Domani, domenica 11 luglio, su Libero pubblicheremo ampi stralci e anticipazioni del volume. Renzi, presentando Controcorrente, ha spiegato: "Il libro esce martedì 13 e racconta perché fare politica significa studiare i dossier, non seguire gli influencer". E ancora: "Nel libro mi sono tolo dei macigni dalle scarpe. La scelta di aprire una crisi di Governo in piena pandemia è stata molto criticata. Qualcuno diceva che avremmo fatto fare una pessima figura all’Italia. Oggi con Figliuolo al posto di Arcuri, Draghi al posto di Conte, Cartabia al posto di Bonafede, secondo me stiamo meglio". Spazio anche agli sfoghi personali: "Ci sono anche considerazioni molto personali, a un certo punto avevo tutti contro e ho pensato di mollare".
Proprio su Bonafede si è focalizzata l'attenzione di Renzi, l'attacco è serratissimo: "Lui è la negazione della mia idea di giustizia. Fin dai tempi in cui l’ho affrontato e sconfitto nella battaglia per il sindaco di Firenze, lui ha rappresentato esattamente l’opposto di quello che io sono e che io penso. Egli da parlamentare prima e da ministro poi ha rappresentato la summa di tutto ciò che noi contestavamo nella giustizia italiana. E quando diventa guardasigilli sceglie come capo del DAP, il potente Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il massimo dirigente delle carceri, un oscuro PM che ha avuto il merito - agli occhi dei grillini - di indagare su presunti reati compiuti da membri del Governo Renzi nel cosiddetto scandalo Tempa Rossa. Tutto ciò avviene, del tutto casualmente si capisce, nel 2016, qualche giorno prima del referendum sulle trivelle che segnerà per noi un successo numerico e una sconfitta politica".
Qui sotto, l'anticipazione del capitolo del libro dedicato ad Enrico Letta: