Mario Draghi, retroscena sulla telefonata a Grillo e M5s prima del Cdm sulla giustizia: "Costretto a dimettermi"

sabato 10 luglio 2021
Mario Draghi

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Quelle sulla giustizia era un nodo che andava sbrogliato. Il Movimento 5 Stelle doveva essere avvisato: niente scherzi o è la fine. E così è stato. Prima del faccia faccia in Consiglio dei ministri, Mario Draghi si è voluto rassicurare sulla riforma della giustizia firmata Marta Cartabia con una telefonata a Beppe Grillo. Il retroscena, diffuso dal Fatto Quotidiano, ha parlato di una chiamata fatta direttamente dal premier al fondatore del M5s, ad oggi molto sensibile sul tema viste le accuse rivolte al figlio Ciro Grillo. Le ricostruzioni - spiega in un'altra pesante indiscrezione La Stampa - si concentrano soprattutto su un momento, quel momento particolare, in cui vengono messi da Draghi di fronte alla responsabilità di poter innescare una crisi di governo: "Se non passa la riforma - si legge sul quotidiano di Giannini - sarò costretto a mettere nelle mani del presidente della Repubblica le mie dimissioni".

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