Lega, ecco quanto versa il senatore Pazzaglini e a chi vanno gli aiuti di Giorgetti: soldi, tutta la verità
In tempo di crisi, col partito alle prese con un consistente calo di introiti, gli esponenti leghisti hanno fatto quadrato e aperto generosamente il portafogli. La "Lega per Salvini-premier" nel 2020 ha ricevuto 5 milioni 700 mila euro dai propri deputati, senatori ed europarlamentari. La "Lega Nord per l'indipendenza della Padania", invece, 824 mila. Molti onorevoli hanno effettuato una doppia donazione: chi ha versato una cifra cospicua da una parte ne ha versata una ridotta dall'altra, denaro comunque essenziale per far fronte alle perdite legate principalmente alla pandemia.
Matteo Salvini è uno dei più generosi nei confronti della nuova Lega (38 mila euro nel bilancio 2020), ma c'è anche chi ha versato di più: si tratta del senatore Giuliano Pazzaglini (48 mila), del deputato Roberto Turri, della senatrice Michelina Lunesu (43 mila) e della collega Raffaella Marin (39). Hanno donato 38 mila euro come Salvini il ministro per le Disabilità Erika Stefani, il sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli e il deputato Edoardo Ziello, che nel 2018 è entrato a Montecitorio a soli 26 anni. E ancora, hanno dato 38 mila euro al partito i deputati Sara Foscolo e Gianni Tonelli, così come il senatore Cristiano Zuliani. La Lega Nord invece riceve i contributi maggiori da due padani della prima ora, il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli e il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, 33 mila euro a testa. Cifre identiche per il ministro del Turismo Massimo Garavaglia.
Al mantenimento della vecchia Lega ha contribuito con una somma rilevante, 19 mila euro, anche il giovane europarlamentare Marco Zanni, presidente a Bruxelles del gruppo Identità e Democrazia. I capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, nel 2020 hanno donato alla "Lega per Salvini premier" rispettivamente 3 e 35 mila euro, e anche in questo si è trattato di donazione doppia. Tra gli altri "governativi" che hanno dato un importante contributo alla causa leghista ci sono il sottosegretario alle Finanze, Claudio Durigon (32mila 380 euro), il sottosegretario agli Interni, Nicola Molteni (36mila), il sottosegretario all'Agricoltura, Gian Marco Centinaio (27mila euro) e Lucia Borgonzoni, sottosegretaria ai Beni Culturali (31mila 630).
Nell'elenco figurano anche i sottosegretari alla Transizione ecologica Vannia Gava (31mila 840 euro), al Lavoro Tiziana Nisini (36mila 180 euro) e all'Istruzione Rossano Sasso. Alessandro Morelli, viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti leghista, ha versato 27mila euro. Che è sei volte tanto la liquidità nelle casse di Leu, partito che può incredibilmente contare sul ministro della Sanità, Speranza, e che per sopravvivere (non solo alle urne) deve averne tanta dato che ha un patrimonio di appena 3 mila 560 euro.
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