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Clemente Mastella, pessimo presagio su Giuseppe Conte: "Se non lo fai ti fott***"

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"Se si separano due democristiani resta l'amicizia. Se si separano due grillini volano i vaffa". Così Clemente Mastella parla della attuale situazione politica del M5s. "Si arriva a un punto di rottura in una forza politica essenzialmente per due motivi. O per divergenze politiche come è successo a me e Casini, io volevo andare a sinistra e lui a destra, oppure perché guardi in prospettiva alle elezioni e capisci che se non rompi ti fo***nno. Quello che sta succedendo a molti parlamentari grillini", spiega in una intervista al Giorno.

 

 

 

"È molto difficile fare una scissione. Ma a volte non c'è un'altra via d'uscita. Come diceva Antonio Gramsci, che a sua volta citava un proverbio zulu: meglio avanzare e morire, che fermarsi e morire. Quando Casini ed io ci siamo divisi, tutto è accaduto naturalmente. Se c'erano due parlamentari della stessa area, uno finiva con lui, l'altro con me. Abbiamo fatto la nostra strada: lui è stato eletto presidente della Camera, io sono diventato ministro della Giustizia. E siamo pure rimasti amici dopo la lacerazione. Eravamo democristiani. Grillo e Conte no. Sono Cinquestelle e gli scappa il vaffa", scherza Mastella.

 

 

 

"Conte Grillo si divideranno. Se non lo fa, l'ex premier è morto. Deve andare avanti per la sua strada. Se accetta la mediazione di Di Maio e Fico perde quel 'di più' che ha. Di Maio e Fico non saranno mai con lui. Grillo ha un'idea cesarista del partito, e chi è contro Cesare, in questo caso Beppe, muore. Conte dovrebbe formare i suoi gruppi parlamentari". Infine nell'intervista gli si fa notare come i grillini alla fine stanno facendo la fine di Mastella con la scissione: "Ma mica sono finiti come me. Loro si stanno suicidando da soli. Io sono stato fatto da fuori da un gruppo di magistrati", ricorda l'attuale sindaco di Benevento.

 

 

 

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