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Silvio Berlusconi, il piano per il Quirinale: "Quante possibilità ho di venire eletto presidente". La conta segreta: svolta storica?

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Silvio Berlusconi vuole diventare presidente della Repubblica e visto che "le uniche sfide che mi piacciono sono quelle impossibili", dice, vuole capire quanto sia concreta questa eventualità. "Mi do il 10-15% di possibilità", annuncia il Cavaliere secondo quanto riporta Francesco Verderami sul Corriere della Sera. Berlusconi ha fatto i conti e numeri alla mano è convinto di avere 476 grandi elettori, insufficienti per raggiungere la maggioranza assoluta fissata a quota 505.

 

 

Per questa ragione avrebbe sguinzagliato i suoi sherpa alla caccia di voti, anche tra le file dei grillini. Il Cav avrebbe già una lista di nomi: "Sono i parlamentari comunisti che voteranno per me", dice. Del resto si sa che il presidente di Forza Italia è bravissimo a tessere rapporti. Con Giuseppe Conte, per esempio, "sono cordialissimi: a Natale gli ha regalato un dipinto della sua pinacoteca. La scintilla tra i due scoccò quando l'avvocato del popolo venne incaricato di formare il governo e si incontrarono per le consultazioni. 'Le racconto la mia esperienza - esordì il Cavaliere - così che possa esserle d'aiuto...'. Ma l'altro lo interruppe: 'Presidente, non ce n'è bisogno. Le sue imprese sono scritte a caratteri cubitali nei libri di storia'", ricorda Verderami.

 

 

E Berlusconi è convinto di riuscire a convincere anche Matteo Renzi. Deve raggiungere il suo obiettivo. Che persegue da quando era vivo suo padre. A Dini nel 1994 disse: "'Il mio sogno è venire qui, non stare lì' cioè a Palazzo Chigi. È nell'altro palazzo che si sente a suo agio come un Papa. A una cena di Stato organizzata al Colle, quando lì sedeva Ciampi, il Cavaliere che era presidente del Consiglio ruppe il cerimoniale ordinando lui ai camerieri in livrea di scoperchiare le portate. Persino alle ultime consultazioni a cui ha partecipato, passando per un salone del palazzo, spiegò che 'qui questi mobili non vanno bene, li sposterei in un'altra stanza'". E ora, all'alba dei suoi 84 anni, vorrebbe arredare a suo piacimento persino il Quirinale, "tanto ci starei un paio di anni non di più...".  

 

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