Vincenzo De Luca attacca il generale Figliuolo: "Come un turista svedese, deve dimettersi"
Vincenzo De Luca è agguerritissimo e attacca il ministro della Salute Roberto Speranza e il generale Francesco Paolo Figliuolo: "Se si dimettessero il commissario all'emergenza Covid e il ministro della Salute e andassero a casa, sarebbe la cosa migliore", sbotta il governatore della Campania dopo aver visto i dati di un rallentamento della campagna vaccinale nella sua regione: "Mancano soprattutto i cittadini nella fascia 50-59 anni e quello che non ha funzionato è una comunicazione nazionale demenziale", tuona De Luca. "Mi è capitato di ascoltare il generale con il medagliere, il quale ci ha raccontato tranquillamente che su AstraZeneca hanno dato dieci comunicazioni diverse, come se lui fosse un turista svedese. Qualcuno glielo dovrebbe ricordare che il commissario al Covid è lui, quindi in questi casi o si dimette il commissario o il ministro della Salute, o preferibilmente si dimettono tutti e due e se ne vanno a casa, che sarebbe la cosa migliore", continua il presidente della Regione Campania.
E ancora: "La comunicazione demenziale (sui vaccini, ndr) ha determinato un rallentamento drammatico e una crisi di fiducia in milioni di cittadini. Poi ci sarà anche una componente di scarso spirito civico, di qualche componente di furbizia, tutto quello che si vuole, ma il punto di svolta è stato determinato da quella comunicazione", insiste il governatore a margine dell'inaugurazione di un nuovo reparto di terapia intensiva del policlinico Vanvitelli.
E "in Campania c'è un dato ancora più grave, che nel momento in cui era pienamente in atto la campagna di vaccinazione non ci hanno mandato i vaccini", sottolinea De Luca. "Noi in qualche fine settimana abbiamo dovuto chiudere i centri di vaccinazione perché non arrivavano i Pfizer. Ancora oggi c'è uno scandalo che permane nella distribuzione dei vaccini. La regione Lazio, stessa popolazione della Campania, riceve 240mila vaccini in più rispetto alla Campania. Sono degli irresponsabili e sono fra i responsabili di questa mancata adesione alla campagna di vaccinazione".