Giuseppe Conte, l'aut aut a Beppe Grillo: una "nuova" poltronissima per Rocco Casalino
Giuseppe Conte e Beppe Grillo verso la riappacificazione. La telefonata tanto attesa tra il leader in pectore e il fondatore del Movimento 5 Stelle è arrivata in una calda domenica di giugno. Obiettivo: trovare un accordo ed evitare una scissione fatale per il futuro dei grillini. Fonti interne, infatti, raccontano che in questi giorni si sarebbe allargata la fetta di grillini che non vorrebbe un "allontanamento" del garante. In sostanza, sì a Conte ma con Grillo. E per farlo - rivela in un retroscena Il Tempo - i due devono scendere a compromessi. Uno di questi è sul nuovo capo della comunicazione. Per cui vige un braccio di ferro: da una parte Grillo che punta alla giovane Nina Monti, dall'altra l'ex premier con il suo fedelissimo Rocco Casalino.
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Stando a quanto riportato dal quotidiano romano ad avere la meglio, in nome della riappacificazione, potrebbe essere ancora l'ex giardino che ha bruciato pochissimi anni le tappe, arrivando a diventare il braccio destro dell'ex presidente del Consiglio. Una cosa è certa: nessuno vuole rinunciare a Grillo. "Di sicuro - spiega il parlamentare Luigi Gallo - abbiamo bisogno di lui, antisistema e radicale, che guarda con attenzione agli ultimi e alla crisi ambientale, ma anche di Conte, pragmatico e istituzionale, che sa arginare conflitti e placare egoismi e isolamenti nella società, in un contesto storico in cui ci sono sfide planetarie da affrontare e importanti risposte ancora da dare".
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Dello stesso parere Carlo Sibilia: "L'albero cambia le foglie ma conserva le radici: necessario rifondare le idee e crescere, ma è altrettanto necessario conservare i principi e le origini. Questo non va dimenticato". Al centro dell'impasse lo statuto, per il fondatore pentastellato scritto in "avvocatese". Non solo, perché a non andare giù al comico c'è anche l'intenzione dell'avvocato di ridimensionare il ruolo del garante. A sbrogliare la matassa è prevista una conferenza stampa dell'ex premier. Incognita per ora la data. D'altronde non è escluso che l'incontro con i giornalisti finisca in ghiacciaia, magari per un nuovo vertice tra l'ex premier e Grillo. Tutto dunque è in via di svolgimento mentre i sondaggisti continuano a bocciare la scissione. In tal caso il Movimento finirebbe per sparire.