Matteo Renzi a Mattino 5, sospetto su Conte e la gestione del Covid: "Quei milioni in stranissime commissioni"
Da fautore della crisi di governo, Matteo Renzi ribadisce quanto fatto per far cadere Giuseppe Conte. Nel mirino ancora una volta ci finisce la gestione dell'emergenza coronavirus. Per il leader di Italia Viva, ospite nella giornata del 22 giugno a Mattino 5, ci sono ancora troppi misteri. "C'è chi preferisce come veniva gestita l'emergenza" coronavirus "in passato - esordisce in un chiaro riferimento al Movimento 5 Stelle che come leader ha scelto proprio l'ex premier -. Penso ci siano troppe cose poco chiare sul passato, sui banchi a rotelle, sulle mascherine, sui ventilatori cinesi che non funzionavano. Mentre 126.000 italiani che morivano di Covid c'erano centinaia di milioni di euro che venivano intascati in stranissime commissioni. Su questa vicenda occorre andare fino in fondo e io al Senato continuerò a fare la mia battaglia affinché si faccia chiarezza".
In collegamento con Federica Panicucci su Canale 5 Renzi ne ha una per tutti. Primi appunto i grillini su cui aleggia il sospetto che non arriveranno alle elezioni del 2023: "Vedo che litigano tutti i giorni e che sono divisi. Negli ultimi sei mesi abbiamo visto Conte litigare con Casaleggio e Casaleggio litigare con Beppe Grillo? il M5s è dilaniato e tempo qualche mese diventerà una stella cadente".
Poi è il turno della Lega e del Partito democratico, i cui segretari non mancano occasione per scontrarsi. L'ultima la polemica sui calciatori che non si sono inginocchiati in solidarietà al movimento antirazzista Black lives matter:"Il dibattito Letta-Salvini mi sembra solo una ricerca di visibilità su questioni sportive. Sono ben altri i problemi su cui i politici devono concentrarsi e per cui sono pagati, a partire dai posti di lavoro".