Vaccino, Vincenzo De Luca sfida Roberto Speranza: "Posizione poco chiara. No ad AZ e J&J sotto i 60 anni"
Se il ministero della Salute non è chiaro sui vaccini, Vincenzo De Luca prende le sue decisioni. Che sono nette: "Ai nuovi vaccinati non sarà somministrato AstraZeneca al di sotto dei 60 anni", ha annunciato il presidente della Regione Campania, "rispetto al vaccino Johnson & Johnson la posizione del Ministero non è definita in modo chiaro e vincolante. Pertanto tale vaccino non sarà somministrato sotto i 60 anni".
L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha infatti approvato la vaccinazione mista per gli under 60 che abbiano ricevuto una prima dose di AstraZeneca, ma le Regioni vanno per conto loro. C'è chi si adegua alle indicazioni e chi continua invece a dire no al mix di vaccini; chi sospende i richiami con i farmaci a mRna al posto di Astrazeneca finché non avrà garanzie su ulteriori forniture e chi lascia la possibilità di scegliere se avere o meno la seconda dose con il farmaco anglo-svedese anche se si hanno meno di 60 anni.
Insomma, i territori non obbediscono alle indicazioni del ministro Speranza sull'utilizzo di AstraZeneca e aprono un nuovo fronte: con i vaccini a vettore virale ormai marginali servono più dosi di Pfizer e Moderna per non rallentare la campagna e raggiungere l'immunità di gregge a settembre. De Luca domenica 13 giugno aveva detto che non avrebbe autorizzato il mix di vaccini in mancanza di indicazioni chiare aggiungendo di aver inviato a Speranza una "nota tecnica" contenente i dubbi sulla vaccinazione eterologa ribandendo il no della sua regione. In una lettera inviata dal ministero al governatore si specificava che: "I dati attualmente disponibili, derivanti in particolare da due studi clinici condotti rispettivamente in Spagna e Inghilterra e citati nella vostra nota, forniscono informazioni rassicuranti in merito all'efficacia (in termini di buona risposta anticorpale) e alla sicurezza (in termini di accettabilità degli effetti collaterali) sul completamento del ciclo vaccinale, con un vaccino a mRNA, nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che abbiano già effettuato una prima dose di vaccino Vaxzevria",