Mezz'ora in più, Lucia Annunziata punzecchia Giuseppe Conte: "Un partito di lotta e di governo", "Non dia queste letture"
Ospite di Lucia Annunziata a Mezz'ora in più su Rai 3, l'ex premier Giuseppe Conte ha parlato dei suoi progetti per il nuovo Movimento 5 Stelle: "Ci saranno nuovi organi e una sorta di Consiglio nazionale in cui siederanno persone nominate dal leader di turno ma anche rappresentanti di organi importanti come i gruppi parlamentari". Incalzato dalla conduttrice, l'avvocato ha spiegato che la struttura finale sarà mista: "Una parte poi sarà direttamente eletta dagli iscritti sulla nuova piattaforma, che però va ancora costruita. Alla fine avremo un giusto mix tra una struttura che comunque avrà una funzionalità piramidale e una struttura con un ampio coinvolgimento degli iscritti".
Secondo Conte, infatti, non va toccata "la democrazia diretta e partecipata". Parlando invece dell'appoggio dei grillini al governo Draghi, l'Annunziata ha ripreso un'intervista nella quale Conte diceva: "Noi abbiamo sempre lavorato per la tenuta del Paese durante la pandemia però è normale che il disagio dei cittadini si ripercuota anche sulla forza che conserva la maggioranza relativa in Parlamento". A quel punto la conduttrice ha aggiunto: "Queste sue parole mi fanno venire in mente un partito di lotta e di governo". "Non dia queste letture - ha replicato immediatamente Conte -. La nostra posizione sarà critica perché abbiamo la responsabilità di rappresentare una fetta ampia della popolazione". "Quella era una cosa buona, io citavo Berlinguer", l'ha interrotto allora l'Annunziata. Ma l'ex premier non ha voluto sentire ragioni: "Abbiamo un contesto storico diverso, dobbiamo uscire da una pandemia, non farei similitudini storiche".
E a chi si chiede cosa sarà il M5s dopo questa mini-rivoluzione interna, l'ex presidente del Consiglio ha replicato: "Se alla fine di tutto questo progetto avremo un movimento o un partito? Stiamo parlando di etichette molto astratte, bisogna vedere come le concretizziamo". Anche se poi ha aggiunto: "Non avremo la forma partito tradizionale, quella novecentesca, quella classica".