Verbali Cts desecretati, quando M5s e Pd consigliavano: "Non fate i tamponi, è inutile"
Ma davvero l'Italia era in buone mani? Nel febbraio del 2020 i tecnici del governo sconsigliavano di fare i tamponi agli asintomatici per evitare di "sovrastimare il fenomeno Covid" e ordinavano di utilizzare termoscanner che, stando ai report dell'Oms, risultavano completamente inutili per intercettare i malati di Covid. Eppure per il ministero della Salute non c'è alcun bisogno di fornire spiegazioni. Continuano a far discutere i verbali delle riunioni della task force contro il Coronavirus (diffusi mercoledì) attivata dal governo all'inizio della pandemia. Fratelli d'Italia ieri pomeriggio ha pubblicato sul proprio sito tutte le carte e ora intende portare la questione in Parlamento. Il governo intanto minimizza: «Mi sembra eccessivo chiamarli verbali», è la versione del viceministro Pier Paolo Sileri, «si tratta di paginette raccolte non so da chi e che sembrano anche molto sciatte. In quelle riunioni sono state dette tante cose che lì non sono riportate». Questa spiegazione, però, non ha fermato le polemiche.
LE DOMANDE - «Le dichiarazioni di Sileri sui verbali della task force da un lato sorprendono, dall'altro sconcertano», ha detto ieri il deputato Fdi Galeazzo Bignami, autore dell'esposto che ha portato alla pubblicazione delle carte. «Se quei verbali non contengono nulla di significativo, ci chiediamo per quale motivo il suo Ministero si sia opposto alla pubblicazione. E se, come sostiene, non sono completi, dovrebbe dire cosa manca e spiegare i tanti errori che sono stati compiuti nella fase iniziale e che dalla lettura di quei verbali emergono nella loro evidenza». In effetti, ripassando i documenti emerge una serie imbarazzante di errori da parte dei nostri esperti. A partire dal mancato stop ai viaggiatori in arrivo dalla Cina (imposto solo a chi si muoveva con voli diretti... con il risultato di far entrare in Italia migliaia di asiatici senza controlli), per arrivare alla tardiva attivazione di protocolli per l'accesso ai pronto soccorso (le conseguenze le abbiamo viste a Codogno). Ma soprattutto si nota che i tecnici erano perfettamente consci dei problemi, ma nulla è stato fatto. Chiaramente perché il rischio era ritenuto basso. Fdi punta il dito sull'assenza di un complessivo "piano pandemico", mai aggiornato dal 2006. Eppure alcuni degli esperti presenti a quel tavolo avevano segnalato il problema anni prima. Così i nostri medici si sono ritrovati ad affrontare il corona virus senza istruzioni chiare.
LE ANALISI - Poi c'è la questione dei tamponi. In un verbale del 24 febbraio il Comitato tecnico scientifico spiega che eseguire test assenza di sintomi «non è giustificato in quanto non fornisce un'informazione indicati va ai fini clinici ai sensi della definizione di caso». E ancora: «Le comunicazioni di positività non associate a sintomi determinano una sovrastima del fenomeno sul Paese, rendendo i dati non omogenei con gli altri diffusi dall'Oms». A firmare sono gli stessi uomini della Task force: Miozzo, Ruocco, Brusaferro, Ippolito etc. C'è un problema però: da quel che si legge nei resoconti, gli stessi esperti avevano definito "gravissima" la scelta delle autorità cinesi di non conteggiare gli asintomatici tra i contagiati. Perché, quindi, in Italia veniva adottato lo stesso sistema? Infine c'è il nodo dei termo scanner. Sempre stando ai verbali, a più riprese i tecnici al servizio del ministero ne hanno parlato e hanno suggerito di utilizzarli per effettuare i (blandissimi) controlli negli aeroporti sui passeggeri in arrivo da Wuhan. Peccato che l'Oms in un documento avesse bollato questo strumento come del tutto inutile, adatto solo a tranquillizzare la popolazione. Come è finita, purtroppo, lo sappiamo tutti.
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